La signora Cosetta in Parlamento

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Bologna, 27 giugno 2020 - Mi trovo bene in questa casa di riposo dove con una modesta cifra godo di tre pasti al giorno. Penso a quelle persone che lavorando nei campi non ricavano neppure il guadagno per mangiare e bere e prego e spero che anch'essi prima o poi possano ottenere una giusta paga per le loro necessità. Spero anche anche nella evangelizzazione della Calabria, della Sicilia e dell'Africa affinchè soprattutto i lavoratori stagionali di quelle terre ottengano un equo compenso. Cosetta Degliesposti, Bologna

 

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino', Beppe Boni

Il cuore della signora Cosetta è grande così, è un cielo azzurro di speranza e di umanità. Non invoca leggi straordinarie, redditi di cittadinanza, aiuti di Stato. La signora Cosetta ci ricorda che esiste una vita che deve essere giusta per tutti, che la società deve esprimere la possibilità di lavoro che consenta una vita dignitosa anche alle persone che sono impegnate nei compiti più faticosi e umili. La signora Cosetta non si lamenta e dalle sue parole si comprende che vive serenamente la sua non più giovane età. E' un consiglio al governo: fate presto, sostenete le imprese per sostenere le famiglie. Mandiamo Cosetta a fare una lezione magistrale in Parlamento beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net