Professionisti della protesta a tutti i costi

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 22 novembre 2022 - Mi chiedo, con tutte queste occupazioni a Bologna e in altre città, ma quando trovano il tempo per studiare, costoro? Gli studenti universitari si lamentano del caro affitti, dovrebbe essere uno stimolo a terminare il prima possibile il corso, invece… E soprattutto chi c’è dietro a tutte queste manifestazioni di anarchici e di estrema sinistra? Sicuramente un disegno di qualcuno. Questi futuri adulti devono imparare le regole del vivere civile. Andrea Nadalini  

Risponde Beppe Boni Tutti gli studenti sono uguali, ma poi ci sono i peggiori e i migliori. E non sempre la differenza la fanno le valutazioni del corso di laurea. Ci sono quelli che hanno come obiettivo principale la protesta anche violenta e quelli che, pur avendo presente quali sono i diritti da difendere, sanno  trovare l'equilibrio giusto, quindi senza eccessi, anche nella protesta. I professionisti della contestazione che fanno parte della melassa di antagonisti e anarcoidi cercano ogni giorno un pretesto per scendere in piazza e occupare edifici, come è successo negli ultimi giorni proprio a Bologna con scenografiche irruzioni in alcune strutture universitarie. Come abbiamo scritto di recente questa rumorosa e folkloristica minoranza gode di un'impunità che la induce ad esagerare appena può. Mentre la magistratura cerca di capire quali reati vengono commessi durante le occupazioni un bel Daspo urbano, cioè allontanamento dalla città, consentirebbe di tenere alla larga questa schiera di agitatori metropolitani. Difficile dire su due piedi qual è il rendimento universitario (e sul lavoro per chi ce l'ha) dei professionisti della protesta, impegnati un giorno sì e uno no a piantare grane e cercare edifici da occupare. Lasciamo all'immaginazione del lettore la valutazione. L'aria è cambiata anche a Bologna e dopo anni di tolleranza (in cui si chiudeva spesso un occhio) che hanno dato forza a questi svalvolati adesso la comunità, anche politica, è più rigida. Ma forse il giro di vite non è sufficiente. Volendo, si può fare meglio adeguando la reazione all'azione. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net