Le risorse umane usate con intelligenza

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

Bologna, 3 giugno 2020 - Non sono un politico, ma un imprenditore che è abituato a mettere sempre la propria faccia davanti a determinate scelte sia per gli interessi personali, sia per le tante tante persone che in questi anni ho coordinato nelle mie attività. Per questo, seguendo in questi 3 mesi tutte le decisioni prese dal governo, sono meravigliato dai tanti personaggi che nei rispettivi ruoli in questo periodo hanno guidato il nostro futuro. E non mi riferisco solo chi in questo momento rappresenta il governo. Lancio una provocazione: mi piacerebbe fare un sondaggio per scegliere le persone che dovrebbero guidare l'Italia. Mai come in questo periodo di difficoltà si è potuto notare la differenza di competenze, carisma e professionalità di alcuni presidenti di Regione. Mi riferisco a personaggi  che  appartengono sia alla destra che alla sinistra. Dunque penso che non sia l'appartenenza ad un determinato colore politico che fa la differenza, ma sono sempre le persone. Se si ragionasse in questo modo per governare l'Italia sono certo che ripartiremmo col piede giusto e avremmo un futuro migliore. E' un sogno difficile da realizzare perché il nostro sistema politico non lo permette, ma provate a pensare se potessero lavorare insieme i governatori del Veneto Luca Zaia, della Liguria Giovanni Toti, dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Provate a pensare se nella squadra ci fossero anche Calenda e Draghi (come presidente del consiglio)... Se si pensasse solo alle competenze e non alla politica forse e avremmo quello che meritano gli italiani. E' un sogno irrealizzabile, che risolverebbe veramente i problemi della Nazione. Ma come tanti sogni rimarrà in un cassetto.

Luciano Magnani Presidente Consorzio Monte Cimone Presidente Onorario Collegio Nazionale maestri di sci Presidente Collegio Reg. maestri di sci Emilia Romagna

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

Il sogno a volte, e fatte le debite proporzioni, è anche un suggerimento che si può cogliere. La politica, si sa, è fatta di schieramenti e chi vince  le elezioni governa. Dentro la politica il capitale umano non sempre è ben sfruttato, non sempre le competenze sono un criterio oggettivo di valutazione che supera gli equilibri, le lottizzazioni, il cedere su un nome in cambio di un altro.  Eppure si può cambiare, se c'è volontà. Troppo spesso si vedono ministri scarsi, assessori regionali e comunali non all'altezza del compito loro assegnato. Giocano spesso le correnti e le logiche di partito. Eppure non mancano le persone competenti nei partiti, soprattutto se scelte con equilibrio e non un clic modello Cinquestelle. E qui che la politica deve cambiare passo. Esponenti di schieramenti diversi possano giocare la partita (a volte) insieme per ottenere un buon risultato senza preoccuparsi dell'appartenenza. Lo abbiamo visto nell'emergenza sanitaria. I governatori più attenti e capaci sono stati in Veneto Luca Zaia e in Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Al di là delle differenze politiche, su diverse scelte, con sfumature diverse, hanno remato insieme fornendo un contributo importante al governo nelle scelte della Fase 2. E' stato un esempio di risorse umane utilizzate con intelligenza. Certa politica impari la lezione.

beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net