Stop agli urlatori delle spiagge

Gli stabilimenti balneari che nell'immaginario collettivo, almeno in origine, si limitavano a presidiare le spiagge e le piccole necessità dei clienti, hanno notevolmente e positivamente ampliato i servizi offerti. Oltre alle normali necessità dei bagnanti vengono fornite colazioni, aperitivi, pranzi, cene, serate musicali (a breve si spera anche danzanti), etc. Quasi ogni bagno ha il proprio ristorante che spesso si affaccia sul mare e, con diversa frequenza, propone eventi musicali. 

Relativamente agli eventi musicali, trovandosi molti esercizi a ridosso delle abitazioni, andrebbe però trovato un compromesso tra la legittima voglia di musica dei turisti che affollano i locali e la legittima necessità di riposo di coloro che rincasano prima. Ho percepito, da quanto osservato quest'estate, che è concesso proporre musica fino alle ore 2 di notte. E questo penso sia positivo, possibilmente senza particolari eccessi nel volume e soprattutto nei "bassi", estremamente fastidiosi per chi li subisce da casa.

Quello che condivido meno e per il quale spero vi sia prima o poi un intervento calmierante, è che anche ai "vocalist" (coloro che animano la serata musicale e spronano il pubblico) è permesso urlare nel microfono fino alle ore 2. In estrema sintesi, benvenga la musica fino a tardi, ma limitiamo la sfera oraria "degli urlatori".

Claudio Della Ratta