Un piano contro l'invasione delle nutrie

A meno di un anno dal primo accordo stipulato con il Consorzio di Bonifica di Burana per il contrasto al proliferare delle nutrie abbiamo concluso un nuovo atto per il 2022 che vede la partecipazione delle Associazioni agricole (Confagricoltura, Coldiretti e CIA) al fianco delle Amministrazioni Comunali di Crevalcore, Sant’Agata Bolognese e San Giovanni in Persiceto e le associazioni venatorie dell’ATC BO1. Un grande risultato ottenuto grazie alla comune volontà di ridurre considerevolmente i danni che questa specie alloctona sta causando nei nostri territori; la stima fatta da ANBI Emilia Romagna parla di oltre 500.000 esemplari presenti, 3 milioni di euro di danni diretti ed 80 milioni di euro per danni indiretti, a cui occorre aggiungere il rischio idraulico causato dalle tane scavate nelle arginature. Questa unione di intenti nasce anche grazie al grande risultato ottenuto nei mesi trascorsi dopo il primo accordo, l’opera dei coadiutori supportati dalla Polizia della Città Metropolitana di Bologna è andata oltre le previsioni, riducendo le presenze delle nutrie in maniera significativa. Troppe sono le razze alloctone sconsideratamente importate nel nostro paese che stanno creando danni gravissimi alla fauna ed alla flora indigena come il gambero della Louisiana, lo scoiattolo grigio americano, il pesce siluro, le tartarughe carnivore. Un forte richiamo giunge da più parti anche per gli animali fossori, ormai diffusi abbondantemente anche nella pianura: istrici, tassi e volpi scavano lunghe gallerie, che utilizzano come tane, preferibilmente negli argini pensili dei corsi d’acqua mettendo a serio rischio le attività agricole, le abitazioni e la vita stessa dei cittadini a causa delle esondazioni facilitate da tali cunicoli. Ivan Malaguti, Presidente Federazione della caccia San Matteo della Decima (Bologna)