Vaccini, serve un piano per il futuro

La lettera. Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

Bologna, 7 maggio 2021 - Nel 2020 siamo arrivati a dicembre con grande affanno e ritardo riguardo alla vaccinazione annuale antinfluenzale per mancanza di vaccini. Mi chiedo cosa avverrà l'anno prossimo quando, oltre alla vaccinazione antinfluenzale, si dovrà provvedere alla vaccinazione di massa anti covid, con vaccino modificato in base alle nuove varianti. I nostri centri di comando saranno in grado di calcolare le giuste quantità o troveranno ridicole giustificazioni come hanno fatto quest'anno? Silvana Modelli

Risponde il condirettore de 'il Resto del Carlino' Beppe Boni

La campagna vaccinale è decollata e in Emilia Romagna hanno addirittura anticipato di qualche giorno le iniezioni alla fascia di età che va dai 60 ai 64 anni. Però restano casi di 85 enni costretti a letto e non ancora vaccinati perchè manca un servizio pianificato con una task force che porti le dosi a domicilio. Tanto per sintetizzare come stanno le cose adesso. Però la lettrice ha ragione. Mentre ci occupiamo dell'oggi dobbiamo già pensare al domani. Non possiamo arrivare impreparati ad una nuova poderosa campagna vaccinale che inevitabilmente è da prevedere. L'auspicio è che un'altra task force, con un generale o un manager ma comunque una figura capace, venga messa al lavoro subito e dotata di una squadra che organizzi il piano successivo che comprenda la copertura per influenza e virus. Il governo si sta già attrezzando? Speriamo con l'auspicio che al prossimo giro si possano avere vaccini a sufficienza per tutta la copertura. Qui non c'è da scherzare e non possiamo affrontare il futuro senza aver previsto ogni mossa. Ne abbiamo già avuto abbastanza all'inizio della pandemia e in questa fase con le Regioni che avanzano in ordine sparso. Bisogna muoversi subito, il tempo sta per scadere. beppe.boni@ilcarlino.net voce.ettori@ilcarlino.net