ArchiveVestiti, biancheria e materiali tessili: i trattamenti per sterilizzarli in profondità (ma

Vestiti, biancheria e materiali tessili: i trattamenti per sterilizzarli in profondità (ma

Praticità / Servono dei sistemi mirati e semplici da usare per essere certi di eliminare germi e batteri in maniera efficace e riducendo al minimo il rischio

È importante assicurarsi che la pulizia non causi modifiche alle fibre dei tessuti

È importante assicurarsi che la pulizia non causi modifiche alle fibre dei tessuti

Vestiti, biancheria e materiali tessili necessitano di essere sanificati. Ma come fare? I trattamenti a disposizione non sono molti per la verità o, per meglio dire, sono poco numerosi quelli che garantiscono risultati ottimali. Molti dei trattamenti di sanificazione a oggi possibili, infatti, si portano dietro il rischio di scolorire i tessuti e allo stesso tempo modificare le fibre di cui sono composti. Altri ancora rischiano di non igienizzare bene gli indumenti, la biancheria e tutti gli effetti che presentano parti di materiali tessili. Insomma, quando si parla di sanificazione di vestiti e simili è sempre bene valutare la situazione ponderando eventuali rischi e benefici prima di scegliere una strada piuttosto che un’altra. Tra tutti i trattamenti disponibili, quello più sicuro (e anche il più utilizzato) è quello che sfrutta il vapore secco. In questo modo germi e batteri sono eliminati nel migliore dei modi e i tessuti non vengono sostanzialmente modificati. Un’opzione alternativa al vapore secco è rappresentata dagli strumenti a raggi ultraviolettiche però possono essere di tipo UV-C per essere davvero efficaci. Non sempre però si è certi di una perfetta sanificazione: in caso di tessuti con pieghe o risvolti, i raggi UV potrebbero incontrare qualche difficoltà a raggiungere uniformemente i tessuti. Ancora, specialmente in caso di tinte più “leggere”, i trattamenti che sfruttano i raggi ultravioletti potrebbero causare scolorimento e rovinare il tessuto in modo permanente.