I commercialisti e la transizione ecologica

Via al primo convegno su ambiente e formazione del nuovo Consiglio dell’ODCEC Bologna

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna

Transizione ecologica e formazione. Sono stati questi i temi centrali affrontati nel corso di uno dei primi convegni organizzati dal nuovo consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna (insediatosi lo scorso 3 marzo).

Ad inaugurare l’evento, lo scorso venerdì presso la sala conferenze Marco Biagi, è stata la presidente dell’ODCEC di Bologna, Enrica Piacquaddio, la quale ha subito delineato il percorso di formazione che il Consiglio dell’Ordine intende intraprendere nei suoi quattro anni di mandato: «Eventi di aggiornamento e formazione su temi tradizionali non bastano, oggi è necessario coinvolgere a pieno imprese, cittadini e istituzioni su temi attuali e più complessi, quali la transizione ecologica». La presidente ha parlato di «svolta epocale nelle abitudini di vita dei cittadini, negli investimenti dello Stato e nei processi produttivi e di governance delle aziende», e dal momento che gli aspetti non finanziari ovvero ambiente, sociale e sistema di gestione e governo aziendale (ESG: Environmental, Social, Governance)  saranno sempre più parte integrante delle strategie e della reportistica, il ruolo dei commercialisti si presenta decisivo. «Un bisogno di formazione specializzata insieme a imprenditori e manager - ha ricordato Piacquaddio - che nasce da un dato specifico: il 37% delle risorse previste per il PNRR sarà impegnato nell’investimento di progetti per la lotta al cambiamento climatico, decarbonizzazione ed economia circolare».

A tracciare quella che sarà la nuova figura professionale del commercialista è stato Gian Luca Galletti, neo-eletto consigliere del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ed ex ministro dell’Ambiente, che ha evidenziato come il tema della transizione ecologica potrebbe favorire un coinvolgimento dei più giovani trattando  materie non più riconducibili a temi esclusivamente fiscali, ma anche e soprattutto sociali e ambientali. «Bisogna smettere di pensare che il commercialista sia solo colui che si occupa della dichiarazione dei redditi - ha affermato Galletti -, nel processo di transizione ecologica noi siamo e saremo i primi interlocutori per le imprese con funzioni di indirizzo e di consiglio». L’ex ministro ha poi messo l’accento sul nuovo rapporto che dovrà nascere tra imprenditori e commercialisti: «L’imprenditore sarà di fronte a un passaggio obbligato». Poi ha chiarito: «Saranno necessari, per aziende e non solo, investimenti che rispettino i parametri ambientali e sottolineo che le banche effettueranno erogazioni proprio sulla base di report che terranno conto tassativamente dei parametri ambientali». Galletti ha citato anche il piano dell’Ue che prevede una riduzione del 55% delle emissione di CO2 entro il 2030: «Questo cambierà il sistema di produzione delle aziende e sarà fondamentale per noi conoscerlo perché questo vuol dire applicare la tassonomia prevista dall’Unione europea».

Il professore di Economia e gestione delle imprese dell’Università di Verona, Federico Testa, ha affrontato uno dei paradossi che l’Europa sta riscontrando nel percorso di transizione ecologica che riguarda, da vicino, l’utilizzo delle fonti rinnovabili: «Sono discontinue e non programmabili e per riuscire a utilizzarle abbiamo bisogno di batterie, quindi accumuli e anche se i prezzi sono diminuiti,  le prestazioni non sono aumentate come ci si aspettava». Per Testa è importante «investire nella ricerca, nell’innovazione e in quelle fonti rinnovabili come biomasse e biometano». Poi il professore ha portato all’attenzione dei partecipanti il conflitto in Ucraina e come questo abbia messo a nudo la necessità di ottenere un’autonomia da un punto di vista energetico, «ma è difficile parlare di autonomia, perché se le nostra energia dovesse dipendere quasi totalmente dai pannelli energetici, bisogna tener conto che la maggior parte dei componenti deve essere acquistata in Cina».

L’assessora alla Transizione ecologica per il Comune di Bologna, Anna Lisa Boni, ha illustrato nel dettaglio le operazione della cabina di regia metropolitana che ha lo scopo di individuare per tempo criticità e ostacoli, in modo da poter intervenire con tempestività e rispettare le scansioni temporali dettate dal  PNRR e per l’accesso ad altri fondi UE. Attualmente gli investimenti riguardano interventi di riqualificazione energetica e del patrimonio pubblico, messa in sicurezza di infrastrutture, mobilità, scuole, rigenerazione urbana ed extra-urbana, sport, tutela del verde, welfare e digitalizzazione. «Questo è un momento storico - ha detto l’Assessora -, l’Ue si è assunta una grande responsabilità che noi siamo chiamati a rispettare e portare avanti».

Il convengo sulla transizione ecologica è stato organizzato dal nuovo consiglio dell’ODCEC di Bologna composto da Enrica Piacquaddio presidente, Monica Mastropaolo vice presidente, Claudia Spisni segretario, Vittorio Melchionda tesoriere e dai consiglieri Roberto Batacchi, Roberto Baboro, Anna Maria Bortolotti, Gaia Campione Taddei, Beatrice Conti, Giovanni Enrico Passarini, Giovanni Rocco di Torrepadula,  Stefano Sorrentino, Luca Tommasini, Luigi Turrini, Donatella Vitanza.

Il  consiglio dell’Ordine si propone di  coinvolgere sempre di più imprenditori, istituzioni e cittadini con i quali tutti i giorni i commercialisti iscritti all’Ordine lavorano e ai quali si rivolgono.

I commercialisti, attraverso la tutela di interessi generali quale la fede pubblica e la tutela della correttezza dei comportamenti economici, svolgono  una funzione di mediazione tra Stato, privati e imprese.

Bisogna ricordare sempre che i commercialisti sono solo i professionisti iscritti all’Ordine.

Convegno dell' Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna
Convegno dell' Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bologna