Aviaria: rischio basso per l'uomo ma Ministero invita al vaccino antinfluenzale gratuito

Raccomandazione per chi alleva, trasporta o cura animali. In Italia colpite aziende di pollame in Veneto, Lombardia e Lazio ma il virus è passato agli uccelli selvatici.

Influenza aviaria

Influenza aviaria

Veneto, 9 dicembre 2021 - Influenza aviaria: il Ministero della Salute invita chi opera negli allevamenti o comunque a contatto con pollame a sopporsi al vaccino antifluenzale messo a disposizione gratuitamente. Focolai di Influenza Aviaria da sottotipo H5N1 sono stati individuati in Italia nel pollame domestico, in particolare in allevamenti di tipo industriale di tacchini da carne in provincia di Verona e di Padova, ma anche in Lombardia e Lazio. Aviaria a Verona, abbattuti 125mila tacchini. Zoccante: "Virus aggressivo e pericoloso" Il rischio di trasmissione agli esseri umani è ritenuto basso ma in considerazione del potenziale evolutivo del virus, la situazione, fa sapere il Governo, viene monitorata per identificare eventuali cambiamenti.  Una circolare del Ministero della Salute indica che la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita per il personale che lavora a contatto con animali. 

Influenza aviaria passata dal pollame industriale ai volatili selvatici

"A partire dal 19 ottobre 2021 - si legge nel documento - il Centro di referenza nazionale (CRN) per l'influenza aviaria e la malattia di Newcastle ha confermato diverse positività per virus dell'influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) nel pollame domestico. 

Focolai di influenza aviaria nel veronese: scatta il contenimento sanitario

La maggior parte dei virus sono stati identificati come appartenenti al sottotipo H5N1. Sono stati coinvolti primariamente allevamenti di tipo industriale. A partire dal 9 novembre, però, il CRN ha confermato diverse positività per virus dell'influenza aviaria H5N1 anche in volatili selvatici".  Il contagio, dunque, se gli animali non sono al chiuso, resta alto tra specie di uccelli, e potrebbe potenzialmente arrivare ad altri animali e fino all'uomo. Per questo si consiglia il vaccino antinfluenzale.

Istituito un gruppo di esperti

Secondo quanto previsto dal 'Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale' "è stato costituito un 'gruppo di esperti' per la definizione del funzionamento della rete nazionale dei laboratori pubblici umani e veterinari per l'individuazione precoce della circolazione di ceppi di virus influenzali a potenziale zoonotico al fine di attivare un sistema di allerta rapida per le epidemie influenzali anche a carattere pandemico. Il gruppo di esperti si è già riunito e sta monitorando e valutando la situazione".  Influenza aviaria, focolaio a Ostia Antica: "Ceppo grave", scatta il contenimento

Le misure personali di prevenzione

L'Oms raccomanda, per l'influenza aviaria così come già anche per il Covid 19, "lavaggio regolare con corretta asciugatura delle mani", "coprire bocca e naso quando si tossisce o si starnutisce, utilizzare fazzoletti monouso e smaltirli correttamente"; "autoisolamento immediato in caso di febbre e sintomi simil influenzali"; "evitare il contatto ravvicinato con persone malate"; "evitare di toccarsi occhi, naso e bocca". 

Chi è invitato a vaccinarsi

"La vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: allevatori, addetti all'attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi,  macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti. Alla luce dell'attuale diffusione dell'infezione da influenza aviaria in Italia la raccomandazione per la vaccinazione antinfluenzale stagionale è estesa anche a tutti i soggetti che per ragioni diverse da quelle professionali risultino potenzialmente esposti al rischio epidemiologico". 

La diffusione del contagio dell'aviaria: dalla Russia fino a Veneto, Lombardia, Lazio

L'influenza aviaria, ricorda il Ministero, "è partita nel 2021 dalla Russia nel mese di luglio ed è poi dilagata in diversi Paesi quali Ucraina, Polonia, Germania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Croazia, Bulgaria, Ungheria Slovacchia, Danimarca, Finlandia, Belgio, Olanda, Italia.  In Italia, in modo particolare, l'epidemia è diffusa maggiormente in Veneto, nelle province di Verona e Padova, e Lombardia, nella provincia di Brescia e Mantova. All'inizio di novembre è stato confermato anche un focolaio nel Lazio, immediatamente circoscritto senza ulteriore propagazione del virus nella zona". Cinque allevamenti sono stati colpiti ieri dall'influenza aviaria nel nord della Francia.  La localizzazione dei focolai può essere monitorata sul sito del Crn izsvenezie.it.  Influenza aviaria: focolaio a Minerbe nel Veronese, sorveglianza estesa a Bassa Padovana