Covid Veneto, bollettino 11 maggio: 417 contagi, 17 morti

Tornano a salire in Veneto, anche se restano dati bassi, sia i nuovi positivi, 170 in più rispetto a ieri che i decessi. In calo gli ospedalizzati. Zaia: “Vicini alla normalità”

Covid Veneto, bollettino 11 maggio: 417 contagi, 17 decessi

Covid Veneto, bollettino 11 maggio: 417 contagi, 17 decessi

Venezia, 11 maggio 2021 I dati del bollettino Covid in Veneto di oggi confermano la frenata della curva del virus. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 417 nuovi contagi (+170) e 17 decessi (+15). Anche se i numeri sembrano in aumento, restano i più bassi della seconda ondata e risentono del confronto con il dato di ieri, inficiato dai meni tamponi che vengono effettuati durante il weekend.

Da febbraio 2020 il numero degli infetti totali sale quindi a 418.144, mentre le vittime sono 11.442. I soggetti attualmente positivi sono 18.278.

In calo ricoveri e terapie intensive

In calo progressivo, come segnalato ormai da settimane dal bollettino, anche il dato sugli ospedalizzati. I posti letto attualmente occupati in Veneto da pazienti malati di Covid-19 sono 1.158 (-13): dei quali 1.010 (-8) si trovano nei normali reparti medici, mentre 148 (-5) occupano le terapie intensive.

Vaccino, completato il 12,4% dei cicli

Sono state 35.681 le dosi di vaccino somministrate ieri in Veneto, per un totale di inoculazioni dall’inizio della campagna che sale a 2.086.826, oltre 2 milioni. Per ora sono state utilizzate il 93,7% delle dosi fornite. I residenti in Veneto che hanno già completato l’intero ciclo sono 605.878, pari al 12,4% della popolazione. Il 29,7% invece, 1.446.715 persone, ha ricevuto per ora solo una dose.

Zaia: “La situazione si avvia verso la normalità”

Sull'evoluzione dell'emergenza sanitaria in Veneto, ha parlato il presidente Luca Zaia: “Il virus c'è ancora – ha detto -, ma effettivamente i dati epidemiologici e sanitari ci dicono di una situazione che si sta portando verso la normalità. Se ci comportiamo bene e rispettiamo le regole ne veniamo fuori velocemente. Dall'altro lato ci sono i vaccini, che sono l'elemento fondamentale: le categorie che abbiamo già vaccinato non rappresentano più i nostri interlocutori negli ospedali”

Il governatore si è espresso sui dubbi tuttora presenti nelle autorità mediche europee sui richiami vaccinali con AstraZeneca: "Finchè non ci sarà lo stop delle autorità europee - ha ricordato -, viene confermato AstraZeneca su AstraZeneca. Qualora ci fosse lo stop l'autorità scientifica ci dirà come affrontarlo, che immagino si tradurrà nell'utilizzo di un altro vaccino”.

Zaia è stato incalzato anche sul coprifuoco e sul suo possibile slittamento: “È un tema che spero verrà risolto, dato che abbiamo una riunione oggi alle 17 con il Governo. La posizione originaria dei presidenti delle Regioni era di portarlo alle 23, ma io spero adesso che si guardi anche un po’ più in là”, ha concluso.