Incidenti stradali in Veneto, Zaia: "Mortalità giovani alta, campagna choc sui social"

Stamattina vertice in Prefettura sulla "curva della morte" di Codega Sant'Urbano, dove sabato notte sono morti 4 ragazzi Zaia ha annunciato una campagna sulla sicurezza stradale

La campagna lanciata l'anno scorso dalla Provincia di Treviso

La campagna lanciata l'anno scorso dalla Provincia di Treviso

Treviso, 16 agosto 2022 – Prima il vertice in prefettura sulla “curva della morte”, poi l’annuncio di Zaia di una “campagna choc sulla sicurezza stradale”. A pochi giorni dal terribile incidente di Godega Sant'Urbano – dove un’auto è finita fuori strada, portando alla morte quattro ragazzi giovanissimi – il Trevigiano torna a parlare di sicurezza.

"Ripartirà alla grande la nuova battaglia per la sicurezza stradale in Veneto, stiamo pensando a una campagna choc sui social media, per innescare il dibattito e la presa di coscienza tra i giovani", conferma il governatore Luca Zaia dopo il tragico incidente accaduto sabato notte nel Trevigiano. Il 46% degli incidenti avviene per un’auto che esce di strada da sola, con un’alta mortalità dei giovani.

Curva pericolosa? Zaia non ci sta

Nel caso di Treviso, i residenti non ci stanno e chiedono interventi su quella “curva maledetta”, dove già tre anni fa ci su un incidente simile a quello di sabato notte. Ma Zaia non ci sta. “Magari fosse solo un problema di strade – incalza il governatore – il problema è di educazione alla sicurezza stradale. Purtroppo continuiamo a leggere di queste stragi, ma non possiamo omologarci e pensare che sia normalità”.

"Non serve riconvocare gli Stati Generali o fare altre riunioni sul tema, ma dobbiamo aiutare i ragazzi e i giovani a prendere coscienza delle loro responsabilità sulle strade", evidenzia Zaia. È una chiamata alle armi a tutte le associazioni di categoria quella lanciata oggi dal presidente del veneto da Palazzo Balbi. “C'è un problema di educazione stradale – ha aggiunto Zaia – e in senso generale abbiamo una grande mortalità tra i ragazzi, con le fuoriuscite stradali in solitaria che rappresentano il 46% degli incidenti. Non possiamo pensare che questa sia la normalità. Discoteche, associazioni di categoria, media: ognuno di noi può dire qualcosa - ha concluso - per sensibilizzare sul problema”.

I precedenti, Zaia: “Fui molto criticato per quegli spot”

“Feci già una campagna – ha ricordato Zaia – quando ero presidente di provincia di Treviso. Se ne parlò a livello nazionale ed europeo, la campagna prese anche dei premi. Fui molto criticato per quegli spot, che comunque rappresentarono l'innesco per una riflessione tra i ragazzi. Noi andammo addirittura nelle scuole elementari, creando delle 'mini strade’, con dei mini segnali, cercando di coinvolgere i bambini fin da piccoli. Penso che noi dobbiamo rimettere in piedi la macchina, però una macchina che deve coinvolgere un po’ tutti”, ha precisato il governatore del Veneto, Luca Zaia.

“Allora – ha proseguito Zaia – si fecero gli Stati generali per la sicurezza stradale. Stavolta, se ognuno di noi, per le proprie competenze che ha, può dire qualcosa, bastano poche parole. Metteremo in piedi un'immagine coordinata e ognuno cercherà di dare il suo contributo”.