Treviso, bambina di 8 anni scivola nel lago e annega

La piccola era in gita col Grest. A recuperare il corpo è stato un vigile del fuoco veneziano in vacanza: "Ho visto una coppia che spostava un corpo coi piedi, poi ho visto un costumino rosso a galla"

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Treviso, 27 luglio 2022 – Era in gita col Grest la bambina di 8 anni annegata questo pomeriggio in un lago del Trevigiano. La piccola stava passeggiando sulla riva quando ha perso l'equilibrio, cadendo in acqua. È successo al lago di Santa Maria, nell'area attrezzata di Revine Lago.

La bambina, di origine ucraina, era in gita sul lago insieme ad altri coetanei, tutti partecipanti al Grest del Collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto, un centro estivo della zona. Evidentemente quando è scivolata in acqua era sola, perché pare che nessuno si sia accorto dell’incidente. E, infatti, intorno alle 15.50 i responsabili del gruppo hanno chiesto aiuto al 118 per la scomparsa della bambina, dopo averla cercata per mezz’ora. Subito è scoppiato il panico tra i ragazzini del centro estivo, quando sono arrivati i soccorsi la bambina era già senza vita. Il suo corpicino è stato ritrovato a pochi metri dalla riva, ad avvistare la piccola un turista danese.

Recuperata dal “vigile eroe”

Alcuni bagnanti si sono tuffati per soccorrerla. È stato un vigile del fuoco che era in vacanza sul lago con la famiglia a riportare la bambina a riva: il 42enne Giacomo Chiaramonte, un veneziano di Mira. Subito ha tentato il massaggio cardiaco, ma per la bimba non c’è stato nulla da fare. Nemmeno i sanitari del 118, arrivati sul posto con l'eliambulanza, sono riusciti a salvarle la vita, tentando di rianimarla in ogni modo per oltre un'ora, ma per la piccola non c'è stato nulla da fare.

Il racconto: “Ho visto un costumino rosso a galla”

Il vigile che ha recuperato la bambina, cercando di salvarla ocn un massaggio cardiaco fatto sul momento, era in vacanza sul lago con la famiglia. Abita a Mira, nel Veneziano. “Ho fatto una passeggiata qui in riva al lago e ho notato una coppia che con il piede stava spostava un corpo, io l'immagine che ho è un costumino rosso a galla e quando l'ho visto mi sono subito tuffato, l'ho messa in braccio e l'ho portata a riva, cominciandola a rianimare, in continuazione”, ha raccontato Giacomo Chiaramonte ai cronisti di Antenna Tre Nordest.

“Siamo stati un quarto d'ora, non so quanto, a rianimarla, con tutte le nostre forze. Anche l'infermiera è venuta, anche il proprietario del bar. Poi è arrivato l'elisoccorso, il 118 e abbiamo lasciato in mano ai soccorsi”, ha detto l’uomo, disperato con quelle terribile immagini ancora nella testa e negli occhi.

Aperte le indagini

I carabinieri di Vittorio Veneto sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente, raccogliendo le testimonianza delle persone che si trovavano lì e che le hanno prestato soccorso. A far finire la piccola in acqua potrebbe essere stato un malore o una distrazione. La Procura di Treviso dovrà accertare eventuali responsabilità della tragedia.