Veneto, 'modello' di Politiche per il Lavoro. Donazzan: "I nostri centri capillari"

Durante il Covid assunte 300 persone nei Cpi: "Prendiamo in carico le persone" afferma l'assessora regionale

Nella foto Elena Donazzan, assessora regionale al Lavoro del Veneto

Nella foto Elena Donazzan, assessora regionale al Lavoro del Veneto

“Il Ministro Orlando cita il Veneto come esempio di vero modello per le Politiche del Lavoro, che guarda al pubblico così come al privato. Lo ringrazio per l’onestà intellettuale dimostrata e sono fiera di guidare da 15 anni, nel ruolo di assessora regionale al lavoro, questo sistema che da tempo definisco ‘modello’, soprattutto in considerazione dei risultati e dei numeri raggiunti e consolidati nel tempo”.Così , Elena Donazzan, assessora regionale al Lavoro del Veneto commenta le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando nel corso di una intervista televisiva.

 

300 assunzioni nei Cpi durante il Covid

“In un recente incontro il Ministro si era già dimostrato particolarmente interessato al piano di rafforzamento dei centri per l’impiego del Veneto, che è modello organizzativo basato su un’ampia capillarità dei nostri centri – precisa Donazzan -; già in quell’occasione aveva avuto parole di apprezzamento anche per come la Regione del Veneto è in linea con la gestione della spesa, per le assunzioni (in Veneto quasi 300 assunzioni sono state fatte in tempo di Covid per il potenziamento dei Cpi, Centri provinciali per l'impiego) e per come abbiamo strutturato la nostra organizzazione, particolarmente rivolta ad essere efficace in tempi rapidi all’inserimento nel lavoro e alla presa in carico delle persone”.“Abbiamo un modello efficiente – conclude Donazzan –, sul quale continueremo ad investire soprattutto in questo delicato momento legato al perdurare della pandemia”.