ANDREA GIANNI, INVIATO DA MESTRE
Cronaca

Strage di Mestre, ansie e flashback: come stanno i sopravvissuti

Migliorano le condizioni dei pazienti, lo sposino croato sta per uscire dalla rianimazione. I dati dell’ultimo bollettino medico

Il governatore Luca Zaia ha aggiornato sulla situazione dei feriti

Il governatore Luca Zaia ha aggiornato sulla situazione dei feriti

Mestre (Venezia), 6 ottobre 2023 – La strage di Mestre ha provocato pesanti ripercussioni psicologiche sui soccorritori intervenuti quando il bus è precipitato, ma anche sui "comuni cittadini" che subito sono accorsi per aiutare i feriti e le persone intrappolate tra le lamiere.

"Stiamo supportando richieste di assistenza arrivate da persone che hanno partecipato alle fasi del primo soccorso – spiega il responsabile del Dipartimento di Salute mentale dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, Moreno De Rossi – e hanno vissuto un'esperienza terribile, difficile da gestire senza un supporto".

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Ansia e flashback della tragedia

Disturbi come ansia, insonnia e "flashback" che li portano a rivivere di continuo le fasi concitate dopo l'incidente, che ha provocato 21 morti. "Chi è intervenuto spontaneamente è consapevole di aver fatto la cosa giusta e corretta – prosegue De Rossi – ma in questo momento è disorientato e provato. Si tratta di persone comuni che si sono trovate di fronte a una situazione d'emergenza".

Il supporto psicologico

Supporto psicologico viene offerto anche ai feriti e ai parenti delle vittime, che si sono radunati in ospedale in attesa di poter rimpatriare le salme. Con alcuni di loro, che vivono nelle zone di guerra dell'Ucraina e al momento non possono venire in Italia, sono in corso contatti telefonici e via email.

Intanto, secondo gli ultimi dati diffusi dall'ospedale, migliorano le condizioni dei feriti e alcuni, nei prossimi giorni, potrebbero essere dimessi. Altri, invece, dovranno seguire un lungo percorso di cura e potrebbero riportare danni permanenti dovuti ai traumi e alle ustioni.

Come stanno i feriti

Migliorano i feriti sopravvissuti alla strage. Ora tutti i pazienti hanno un nome, sono state identificate le ultime pazienti che ieri erano ancora senza un nome. Si tratta di due donne: una di nazionalità tedesca e una di nazionalità ucraina.

Su 15 ricoverati, 10 sono in terapia intensiva, di cui 9 adulti e un bambino. L’ultimo bollettino medico diramato alle 17 dal governatore veneto, Luca Zaia, conferma la situazione riscontrata nella mattina e riporta segnali di speranza. All’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove si trovano 5 pazienti tra i 27 e i 43 anni, un paziente è in condizioni critiche e due sono in condizioni discrete e gli altri due con decorso regolare.

Sposino croato: sta per uscire dalla rianimazione

Sono migliorate le condizioni della 21enne francese ricoverata a Dolo, mentre a Mirano il 24enne croato – il neo sposo che nell’incidente ha perso la moglie incinta di sei mesi – verrà dimesso oggi dalla terapia intensiva.

Per tre pazienti curati dai medici di Treviso il decorso è regolare, uno è migliorato e il terzo resta in condizioni critiche. Restano. Invece, in condizioni critiche le tre pazienti trasferite all’ospedale di Padova: una donna di 29 anni e una bambina di 4, entrambe di nazionalità ucraina, e una donna spagnola di 52 anni.