PATRIZIA TOSSI
Venezia

Ticket d’ingresso a Venezia, approvato il regolamento. Si parte nel 2024: ecco chi dovrà pagare e chi no

Costerà 5 euro il contributo giornaliero fissato oggi dalla giunta. La sperimentazione partirà nel 2024 con 30 giornate: presto il calendario. Venturini: “Apripista a livello mondiale”

Venezia: ticket di ingresso a partire dal 2024

Venezia: ticket di ingresso a partire dal 2024

Venezia, 5 settembre 2023 – Ticket d’accesso a Venezia: ormai è realtà. I turisti giornalieri dovranno pagare 5 euro per visitare la città e le isole della laguna. La sperimentazione partirà nel 2024 (con un anno di ritardo) e saranno 30 le giornate a pagamento: il calendario verrà reso noto nelle prossime settimane dal Comune. “In linea generale, si concentrerà sui ponti primaverili e sui week end estivi”, fanno sapere dall’esecutivo del sindaco Brugnaro. Il costo? Si parte con 5 euro, ma potrebbe crescere fino a 10. 

“L'obiettivo è quello di disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città”. Anche perché, secondo l’Unesco, Venezia è in grave pericolo. Oggi la giunta ha approvato il regolamento che fissa le regole del ticket e tutte le esenzioni previste. I residenti in Veneto non pagheranno alcun contributo, ma avranno l'obbligo di prenotarsi sul portale. Ecco chi dovrà pagare e perché.

Approfondisci:

Venezia è in pericolo, lo dice l’Unesco. San Giuliano: “Me ne sto occupando, ma non parlo”

Venezia è in pericolo, lo dice l’Unesco. San Giuliano: “Me ne sto occupando, ma non parlo”

Città a pagamento: è la prima nel mondo

Venezia diventa così “apripista a livello mondiale – come sottolinea l’assessore al Turismo, Simone Venturini – consapevoli dell'urgenza di trovare un nuovo equilibrio tra i diritti di chi qui ci vive, ci studia o ci lavora e di chi visita la città”.

Approvato il regolamento: cosa dice

Oggi, intanto, sono state approvate dalla giunta Brugnaro le linee guida sul contributo d’accesso alla città lagunare, il 12 settembre la delibera passerà sui banchi del consiglio comunale per la votazione finale che renderà esecutive le norme. Saranno esclusi dal pagamento del biglietto i residenti, i turisti che pernottano in città e i bambini sotto i 14 anni.

"Il provvedimento – spiegano dal Comune – fissa le linee guida per l'introduzione di un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici, con la definizione di principi generali, esclusioni, esenzioni, controlli e sanzioni, attraverso una piattaforma multicanale e multilingua che sarà resa disponibile a breve”.

Chi dovrà pagare il contributo di accesso?

La giunta comunale ha dato il via libera all'emendamento con il testo finale della delibera che istituisce il ‘Regolamento per l'istituzione e la disciplina del contributo di accesso alla Città antica del Comune di Venezia e alle altre Isole minori della Laguna’. La giunta ha stabilito che il contributo di accesso dovrà essere corrisposto “da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni”. Il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri.

“Non dovranno pagare il ticket i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi) e i pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l'Imu nel Comune di Venezia”

Ingresso gratis: le esenzioni

Sono esentati dal pagamento i turisti che soggiornano negli hotel e nelle strutture ricettive situate all'interno del territorio comunale, tutti i residenti del Veneto e i bambini fino ai 14 anni di età. Escluse anche le persone che arrivano in laguna per curarsi, chi partecipa a competizioni sportive, le forze dell'ordine in servizio, ma anche il coniuge, il convivente e i parenti fino al 3° grado dei residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso.

Zuin: “Venezia è aperta, ma serve una programmazione”

“Le esenzioni rispondono a norme di buon senso – spiega l'assessore al Bilancio, Michele Zuin – per garantire l'accesso a Venezia a chi lavora, studia, ha i propri affetti, ha esigenze sanitarie o deve recarsi per necessità nel capoluogo della regione, che ospita tantissime funzioni amministrative. Il messaggio che vogliamo dare è che Venezia è accessibile e aperta, ma i visitatori, sia nazionali che internazionali, devono comprendere che serve una programmazione per gestire al meglio l'equilibrio tra residenzialità e turismo".