Verona, deve scontare oltre 2 anni per rapina ma è a piede libero: preso

Il 32enne pregiudicato aveva lasciato l’Italia per tornarci da clandestino, i carabinieri lo arrestano: è in cella. Finisce in manette anche un pusher con due etti di hashish in casa

In azione i carabinieri di Verona

In azione i carabinieri di Verona

Verona, 16 maggio 2021 – Doppia operazione dei carabinieri di Verona: arrestati un clandestino che deve scontare una pena residua per rapina e uno spacciatore. Il primo è stato fermato dai militari della stazione di San Bonifacio durante un controllo di alcuni soggetti che stazionavano nei pressi di un parcheggio di via Palù in tarda sera.

Preso 32enne fuggito dal Paese dopo una rapina

E tra questi c’era anche D.M., 32enne pregiudicato senza fissa dimora e disoccupato, che stando ai successivi accertamenti avrebbe dovuto essere in carcere: su di lui pendeva un ordine esecutivo emesso nel 2019 dall’ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Verona, dovendo ancora scontare 2 anni e 4 mesi di reclusione.

Nel novembre del 2011, infatti, D.M. aveva rapinato un negozio scaligero per poi, un mese più tardi, prendere parte a una rissa aggravata con altre persone. Dopo quei fatti il 32enne aveva abbandonato l’Italia, per poi farvi ritorno tre mesi fa clandestinamente. L’uomo si trova ora in cella a Treviso, dove sconterà la pena residua.

I controlli antispaccio dei militari sul territorio

Il secondo arresto rientra invece in un’operazione antidroga dei carabinieri di Castel d’Azzano. In manette è finito P.C., classe ’91 e originario della provincia di Brescia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’arresto arriva al termine di alcuni servizi antispaccio svolti dagli uomini dell’Arma ad aprile nella loro area di competenza, dove avevano fermato e controllato alcuni giovani trovati in possesso di piccole quantità di hashish, tutti segnalati alla Prefettura scaligera come consumatori.

In manette pusher con tre panetti di hashish

Dopo aver approfondito le posizioni dei singoli, però, i carabinieri hanno chiesto e ottenuto dalla Procura di Verona un decreto di perquisizione domiciliare per P.C., dato che sul suo conto erano emersi una serie di indizi di reato.

Nella sua abitazione sono stati infatti ritrovati tre panetti di hashish, per un peso complessivo di oltre due etti, e 1,4 grammi di marijuana, oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Per P.C. è scattato quindi l’arresto, convalidato nel processo per direttissima. Per lui il giudice ha stabilito la misura dell’obbligo di firma tre volte alla settimana.