Vinitaly a Verona torna in presenza dal 10 al 13 aprile, ecco come sarà

Tra le novità c'è anche l'Africa, con collettive professionali da Mozambico e Kenya, mentre non ci sarà la Russia. Molti gli eventi in città

Vinitaly a Verona

Vinitaly a Verona

Verona, 30 marzo 2022 - Gli ultimi due anni bui a causa della pandemia sono alle spalle. Si torna alla normalità e agli eventi in presenza. Fra quelli più attesi a Verona, nemmeno a dirlo, c'è Vinitaly 2022 in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. Una edizione, la 54ma, con numeri da pre-pandemia: il quartiere espositivo è al completo, saranno presenti 4.400 aziende da 19 Paesi, con 17mila etichette di vino in degustazione.   La rassegna incrementa ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Una mappa, quella prevista dell'ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall'Atlantico al Pacifico fino all'Europa e, da quest'anno, anche all'Africa; una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto sia dell'evoluzione sanitaria che dell'inaspettato scenario geopolitico.

Le novità

Tra le novità di Vinitaly 2022 c'è anche l'Africa, con collettive professionali da Mozambico, Kenya, Etiopia, Camerun e Angola, mentre non ci sarà la Russia dato che tutte le azioni di promozione nella Federazione Russa sono state sospese a causa del conflitto con l'Ucraina. A guidare le delegazioni internazionali, con 130 top buyer confermati, sono gli Stati Uniti. Per quanto riguarda l'Europa, le delegazioni di Germania e dei Paesi del Nord -con Danimarca e Svezia in primis- sono tra le più numerose (rispettivamente 65 e 40). A queste spetta il primato dell'agenda b2b dedicata al biologico di Vinitaly. Seguono i buyer da Regno Unito, Austria, Francia, Grecia e Svizzera. A Vinitaly presenti poi operatori da Polonia, Romania, Repubblica Ceca e Slovenia.

Zaia: "Sarà un sold out"

"Dopo due anni di pandemia finalmente riecco il Vinitaly, che torna nella sua versione storica, se escludiamo l'evento B2B dell'autunno 2021. Abbiamo perso due edizioni, quella della primavera 2020 e 2021: con questa si torna, speriamo, alla normalità in un momento non facile, perché il Covid è ancora presente e per la guerra in Ucraina. Però c'è voglia di fare, questo è il vero messaggio". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta la presentazione a Roma, della 54esima edizione, in programma dal 10 al 13 aprile alla fiera di Verona.

"Sarà un sold out, ne parlano tutti. I top buyer già accreditati a Vinitaly, provenienti da 50 Paesi, saranno quasi 700, con la delegazione nordamericana in testa. Stiamo parlando della più grande fiera al mondo del vino - ha aggiunto Zaia - un punto di riferimento internazionale e una grande vetrina per il Veneto, prima Regione italiana con 11 milioni di ettolitri di vino prodotti che rappresenta un terzo dell'export dell'intero Paese, per un fatturato di quasi 2 miliardi. Con questi numeri sarà la festa della promozione del nostro comparto viticolo-enologico, il mondo potrà conoscere e toccare con mano le novità del Veneto. In bocca al lupo a tutti gli operatori e agli espositori. Arrivederci a Vinitaly".  

Gli eventi, i convegni, il fuorisalone

Molti gli eventi del Salone del vino, circa 30 i convegni in programma e 76 le super degustazioni che portano la firma anche di Vinitaly. In apertura di calendario (10 aprile, ore 10.30), ''Iconic Women in Italian Wine'', il tasting guidato da una inedita coppia di giornaliste e critiche della stampa internazionale: Monica Larner e Alison Napjus, rispettivamente di Wine Advocate e Wine Spectator, per la prima volta insieme per raccontare la storia di 6 cantine italiane al femminile, oltre al walk around tasting dei Tre Bicchieri 2022 del Gambero Rosso.

 "Rossi autoctoni italiani, la forza della leggerezza. Un'opportunità contemporanea per un rinnovato successo sui mercati internazionali" è il tema scelto dal primo Master of Wine italiano, Gabriele Gorelli (11 aprile) che condurrà in tandem con la spagnola Almudena Alberca, Mw. Il cambio generazionale è invece il focus del grand tasting "Di padre in figlio: il futuro del vino italiano", la degustazione di Riccardo Cotarella e Luciano Ferraro che porta nei calici la storia di alcune tra le aziende più rappresentative del Belpaese. ''Young to Young'' sono le tre sessioni di degustazione organizzate da Paolo Massobrio e Marco Gatti.

A Vinitaly ci sarà spazio anche agli espositori esteri nell'International Wine Hall, il padiglione riservato alle produzioni internazionali. Presenti quest'anno Francia, Brasile, Slovenia, Argentina, Spagna, Serbia, Macedonia, Libano e Sud Africa. Di scena il 9 aprile anche OperaWine, l'evento di Vinitaly alle Gallerie Mercatali organizzato dalla rivista americana 'Wine Spectator'. Sono 130 i top produttori italiani in rappresentanza da tutte le regioni, selezionati per l'11a tradizionale preview che annuncia il Salone internazionale dei vini e distillati.

In contemporanea a Vinitaly (inaugurazione domenica 10 aprile alle ore 10.30, con focus dell'Osservatorio Uiv-Vinitaly ''Il vino italiano è pronto per le sfide del mercato americano?'') anche Sol&Agrifood, Enolitech e  Vinitaly Design, mentre i wine lover sono attesi al fuorisalone Vinitaly and the city, in programma dall'8 all'11 aprile con un palinsesto di eventi e degustazioni nelle vie del centro e nei set più esclusivi di Verona.