Ancona, 9 aprile 2011 – Ad Ancona oggi è stato il giorno di Susanna Camusso. Il segretario generale della Cgil era in città per chiudere una serie di iniziative del sindacato intitolate 'In marcia per il lavoro'.

In piazza Plebiscito (dove erano presenti 6mila manifestanti), partecipando anche alla giornata di mobilitazione dei precari 'Il nostro tempo è adesso', ha dichiarato: "L’Italia non ce la farà se non si ripartirà dal lavoro".

"Una lunga marcia per il lavoro in questa regione, una lunga marcia in tutta Italia - ha prosegutio - L’obiettivo è quello di dire che questo Paese non ce la farà, non riprenderà la crescita, non avrà prospettive se non si riparte dal lavoro. Dalla creazione di lavoro per chi non ce l’ha, dal lavoro certo per chi oggi è precario e dalla difesa del nostro apparato industriale per chi vede un destino di cassa integrazione”.

Il segretario della Cgil ha incontrato i sindacalisti della Fincantieri di Ancona: "Sulla cantieristica il Governo latita". E ha parlato della crisi del settore navalmeccanico: “La situazione è difficile qui come nel resto dei cantieri in Italia, con un Governo che ci ha promesso da novembre che si sarebbe aperta questa discussione e invece latita, come troppo spesso fa sulle grandi questioni industriali”. Per la Camusso “un settore come la cantieristica ha bisogno di risposte e di lavoro nelle fabbriche, ma anche di una politica che sostenga questa come una grande produzione italiana”.

Poi, l'affondo sul precariato. “C’e’ una strana idea in questo Paese, che il Governo continua a favorire con le leggi che fa, che si possa avere un lavoro senza diritti. Che è la stessa faccia del dire che i lavoratori non hanno titolo nelle decisioni che li riguardano sugli accordi’’, ha attaccato la Camusso.

“Dobbiamo rompere un cerchio che si è creato, che è quello che troppi lavoratori, e soprattutto giovani lavoratori, non hanno un contratto nazionale di riferimento e quindi non hanno le tutele” ha detto. “Insieme alla creazione di lavoro bisogna che il lavoro abbia i diritti, abbia la contrattazione, e abbia il diritto dei lavoratori di decidere”.

Capitolo Merloni. Sulle trattative per la cessione del gruppo elettrodomestico in amministrazione straordinaria Antonio Merloni “il primo obiettivo della Cgil è trovare una prospettiva industriale seria. La nostra attenzione rispetto ai progetti che ci saranno sarà assolutamente questa’’.

Quello elettrodomestico “è un settore con delle difficoltà, bisogna avere il coraggio di aprirsi anche a soluzioni diverse: noi valuteremo sulla base di questo quando davvero si entrerà nella discussione sui piani industriali’’. Per l’acquisizione del perimetro industriale del gruppo ci sono le offerte di due cordate arabo-iraniana e cinese, che mancano pero’ ancora di una cauzione finanziaria.

"I migranti che fuggono da guerre e persecuzioni hanno diritto ad essere accolti. E questa accoglienza la devono fare tutte le regioni d’Italia, comprese quelle del nord, in uno spirito di solidarietà umana prima che nazionale". Questa l'invettiva del segretario generale della Cgil a proposito della questione profughi. "Nessuno può astenersi da questa solidarietà - ha detto la Camusso - anche se è necessario comprendere le ragioni delle comunità che devono ospitare questi disperati". E poi ha aggiunto: "Voglio dire inoltre al ministro Maroni, il quale afferma che tutti i migranti sarebbero dei clandestini, che un Paese che lascia morire in mare donne e bambini somali, eritrei e di altre zone, è un Paese che deve vergognarsi di se stesso".