Ancona, 21 giugno 2012 - «SONO Alice. Ti aspetto calda calda e trasgressiva». Dietro l’invito piccante, pubblicato sul portale di annunci ‘bacheca.it’, si nascondeva in realtà un transessuale brasiliano alto un metro e novanta, che martedì sera ha letteralmente sequestrato, chiudendolo nel suo appartamento, un poliziotto in incognito che si era finto un cliente e che poi, preso atto della situazione, voleva uscire senza ‘consumare’.

Il trans, un 26enne clandestino in Italia, è stato arrestato per sequestro di persona finalizzato all’estorsione. A far scattare i controlli sull’appartamento a luci rosse, a Marina di Montemarciano, era stato proprio l’annuncio on line, che è stato captato dagli uomini della Squadra Mobile di Ancona, diretti dal dottor Giorgio Di Munno. La casa squillo in cui ‘Alice’ si prostituiva, tra l’altro, era già stata segnalata alla Questura dall’amministratore condominiale del residence, che aveva raccolto le lamentele dei residenti, assillati dal continuo via vai di clienti.

Così martedì sera gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso di presentarsi alla porta del richiestissimo professionista: un poliziotto in borghese ha suonato il campanello ed è entrato nell’appartamento, prendendo nota della situazione e nel frattempo fingendo di voler contrattare una prestazione, offerta a 70 euro. Poi, per uscire, ha finto di ritenere troppo esoso il prezzo: «Ci penso su». A questo punto il trans si sarebbe inalberato: «Ora consumi e mi dai quanto richiesto, oppure mi dai 50 euro per il tempo che mi hai fatto perdere», avrebbe detto il brasiliano, che ha chiuso a chiave la porta dicendo che non l’avrebbe riaperta finché non fosse stato pagato. Alla fine l’agente ha chiamato i colleghi, che hanno avuto un bel daffare per ammanettare l’imponente 26enne. Diversa la versione dell’arrestato, difeso dall’avvocato Luca Bartolini.
 

«STANDO al racconto del mio assistito il poliziotto in incognito non ha accennato ad uscire dopo la trattativa, ma gli ha proposto di chiamare un amico. Quando il brasiliano, che non sapeva di aver di fronte un poliziotto, ha visto che questo prendeva in mano il telefono ha avuto paura: temendo di rimanere vittima di una rapina, ha chiuso la porta per non fare entrare un eventuale complice». Intanto l’inchiesta della Squadra Mobile sulla prostituzione a Montemarciano promette sviluppi: gli inquirenti vogliono accertare se dietro l’attività di meretricio del brasiliano si nasconda un giro di sfruttamento della prostituzione.
 

Alessandra Pascucci