Ancona, 9 maggio 2014 - GENNARO De Tommaso, ora noto come Genny ’a carogna, è uno dei simboli del gruppo ultras dei Mastiffs, una parte della tifoseria organizzata partenopea. Il suo nome è assurto alle cronache per le foto che lo ritraevano sabato scorso cavalcioni sui cancelli della curva dello stadio Olimpico dove erano ospitati i sostenitori del Napoli in occasione della gara di coppa Italia. Genny è stato anche indagato per la presunta trattativa dopo i colpi di pistola che hanno mandato in coma un tifoso del Napoli.

MENTALITA’ ultras nell’immaginario collettivo è spesso identificata con scene di violenza.
Ma chi conosce bene il fenomeno, chi ha bazzicato una curva e sa come si muovono i tifosi organizzati, che cosa pensano e fanno durante la settimana, è senza dubbio consapevole che l’amicizia, il gemellaggio sono componenti fondamentali.
Proprio l’unione solida tra le tifoserie di Ancona, Genoa, Napoli, Spal e Cosenza, ha portato più volte Gennaro De Tommaso, alias «Genny ’a Carogna» a venire ad Ancona ad omaggiare alcuni ultras biancorossi scomparsi.
L’uomo più chiacchierato del momento in Italia, quello accusato di aver intavolato una trattativa allo stadio Olimpico di Roma per conto degli ultras del Napoli con il capitano della squadra partenopea, Marek Hamsik dopo il ferimento a colpi di pistola del tifoso azzurro Ciro Esposito, conosce bene la nostra città. E’ venuto almeno due volte, recentemente. L’ultima in occasione del memorial Mengoni, un torneo di calcio che da qualche anno viene organizzato allo stadio Sorrentino di Collemarino per ricordare alcuni storici capi ultras biancorossi deceduti come Vincenzo Mengoni, Rocky Rizzo e Pacetto. Il 13 luglio dello scorso anno, Genny, era sul campo di gioco con la maglia del suo Napoli. Al torneo avevano preso parte gli ultras partenopei, quelli del Genoa, altra tifoseria che ha da molti anni un solido megellaggio sia con i tifosi dell’Ancona che con quelli del Napoli e quelli della Spal di Ferrara, anche questi amici da sempre degli anconetani.
Un volto noto quello di Genny per chi frequenta la curva dell’Ancona. La tifoseria biancorossa nel corso degli ultimi venti anni ha cambiato pelle più volte. Ma lo zoccolo duro è rimasto.

Soprattutto sono rimaste intatte le amicizie con i tifosi del Genoa e del Napoli. Gli scambi di favori sono molteplici. Gli ultras biancorossi sono stati più volte al San Paolo e a Marassi insieme ai loro amici. Altrettanto hanno fatto i genoani e i napoletani, nonostante l’Ancona non navigasse in categorie eccelse. Ma il campo conta poco in questi ambiti.

PROVA dell’amicizia è stato il mega striscione che i genoani hanno dedicato ai fratelli anconetani a Marassi la domenica successiva alla promozione dell’Ancona in Lega Pro. Mentalità ultras è attaccamento anche a certi valori, come quelli della fratellanza e della vicinanza alle popolazioni colpite dall’alluvione di Senigallia. Da giorni gruppi di ragazzi della curva nord si stanno armando di pale e secchi per andare a ripulire case e negozi invasi da acqua e fango. In cantiere c’è anche un’amichevole tra Vigor Senigallia e Ancona da disputare a metà maggio.

Andrea Massaro