Raffineria, norme più severe per l’autorizzazione

Rischi per la salute, l’iter era stato bloccato. Decisivo il Consiglio dei Ministri

La raffinera dell’Api di Falconara

La raffinera dell’Api di Falconara

Falconara (Ancona), 4 dicembre 2016 - Il ministero della Salute punta i piedi e blocca l’iter per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale alla raffineria Api di Falconara. Solo l’intervento del Consiglio dei Ministri riesce a far ripartire il procedimento, ma con prescrizioni molto più stringenti che in passato. A rivelare i retroscena, gli attivisti di Cittadini in Comune, che ieri hanno pubblicato la lettera con la quale il ministero della Salute aveva dato parere non favorevole all’autorizzazione.

A pesare sulla presa di posizione intransigente, la mancanza di dati raccolti in modo continuativo sullo stato di salute di lavoratori e popolazione, nonostante lo studio epidemiologico Sentieri del 2011 mettesse in evidenza un eccesso di rischio per alcuni tipi di malattie tra la popolazione di Falconara, come il tumore al polmone per uomini e donne, le malattie respiratorie acute nelle donne e il tumore del colon/retto negli uomini. Il ministero della Salute lamenta il mancato aggiornamento dello studio ‘Sentieri’ del 2011 e il ritardo nell’attivazione del Registro Tumori. Ad allarmare i responsabili del ministero, anche i risultati di un recente studio dell’Arpam, pubblicato nel maggio scorso, che evidenziava un eccesso di aborti naturali tra il 2006 e il 2012 in alcune località marchigiane, tra cui Falconara.

Il ministero ha preso in considerazione anche le continue segnalazioni di fenomeni odorigeni riconducibili a esalazioni di idrogeno solforato: la modifica dell’Autorizzazione integrata ambientale, richiesta formalmente nell’aprile scorso, riguarda anche la modifica parziale al ciclo di desolforazione della raffineria. Il momento di massima tensione è arrivato a giugno, quando il ministero ha formalizzato il suo dissenso. «Quelle obiezioni sono ormai superate – fanno sapere dalla raffineria – e il procedimento è stato avviato: gli enti dovranno mettere insieme i dati e valutarli e i rilievi verranno presi in considerazione nella nuova procedura». In effetti il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 9 novembre, «ha preso atto dell’avvenuto superamento del dissenso in merito al procedimento di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale rilasciata alla società Api raffineria di Ancona, nel rispetto di prescrizioni fornite dal ministero della Salute».