Ancona, 19 ottobre 2011 - Quando Paolo Volponi, nel suo romanzo Corporale, inventò il termine 'arcatana' pensava a un rifugio, immerso nella natura, da cui l’uomo, dopo l’esplosione della bomba atomica (erano i primi anni Settanta, in piena guerra fredda), sarebbe dovuto "riemergere diverso, monoculo, pipistrellato dal buio, lucertolato dalla terra, anguillato dal fango, monopede, celenterato, con o senza pelliccia, muto, pennuto, carnivoro, onnivoro , perché vivo, vivo, vivo, e diverso, diverso, diverso, dall’attuale pavida creatura, nuda e incerottata , sedentaria e stercorari". L’autore pensava, insomma, a un mezzo che consentisse all’uomo di mutare in un nuovo animale.


Come già invitava a fare Volponi, interrogarsi sul rapporto tra uomo e animale, naturale e artificiale, oggi è ancora più urgente e necessario, come dimostrano, oltre alle tante pubblicazioni dedicate all’argomento, le 170 mila presenze al Festival Filosofia Sulla Natura di Modena, Carpi, Sassuolo. Altrettante occasioni per tornare a riflettere, divertendosi, sul tema saranno offerte nei prossimi giorni, oltre che da 'Intruders' , da altre due esposizioni di artisti locali.

Anconetana residente a Numana, in un appartamento-atelier ingombro dei suoi lavori, Pennazzi viene dal mondo della moda e le sue opere sono ibridazioni di pittura, scultura e sartoria. Dopo aver lavorato per alcuni anni alle 'quadrure', sintesi di quadri e sculture, opere in rilievo su tela, realizzate con materiali di ogni tipo (vecchi elenchi del telefono, sabbia del Messico, polvere di cozze), l’artista si è dedicata ultimamente alla costruzione di oggetti tridimensionali, che hanno l’aspetto di orientali mandala o occidentali atomi, costituiti da intelaiature di tubi in plexiglass, realizzate da un laboratorio specializzato, e una trama fittissima di fili da pesca.

Si tratta di simboli degli elementi basici dell’universo, che acquistano senso nel movimento, esattamente come i fenomeni studiati dalla fisica quantistica (da qui il titolo 'salto quantico'). Quattro anni: tanti ce ne sono voluti a Pennazzi per realizzare i quattro oggetti che esporrà a Roma, tra intelaiature implose (un errore di un centimetro nella costruzione della struttura è bastato, per esempio, per distruggere sei mesi di lavoro) e lunghe ore, usate dall’artista come forma di meditazione yoga, per ricreare queste particelle d’universo in una stanza (info: www.quadrure.com).


A indagare gli aspetti di una umanità che cerca di "riformulare il (proprio) rapporto con la natura, un rapporto perduto nei meandri della tecnologia, nelle colate di cemento, nelle urbanizzazioni senza regole", saranno chiamati invece i partecipanti alla seconda edizione di 'Human Dream. Animal-mente'. Dal 7 al 9 ottobre, alla Chiesa di Sant’Anna di Agugliano, gli artisti Roberta Conti (torinese di origine, aguglianese di adozione, www.robertaconti.it) e William Vecchietti (anconetano, www.williamvecchietti.com) hanno esposto opere di piccolo formato e disegni, invitando grandi e piccini a diventare in prima persona 'artisti-animali', attraverso esibizioni di pittura dal vivo, laboratori e una performance interattiva di light painting (disegni con la luce, utilizzando la fotografia, con la partecipazione di Giulio Garavaglia). Il tutto per cercare di ridimensionare l’uomo a creatura con le altre. Info: arthumandream.blogspot.com
Buona visione, dunque, e alla prossima puntata.