Jesi, presa a mazzate l’auto di Lucaboni

Forse un atto intimidatorio contro il coordinatore di Forza Italia

Il parabrezza danneggiato (foto Ferreri)

Il parabrezza danneggiato (foto Ferreri)

Jesi (Ancona), 2 luglio 2015 – Colpi di mazza nella notte contro parabrezza, finestrino e fanale nella notte: presa di mira l’auto del coordinatore di Forza Italia Massimiliano Lucaboni che dormiva sopra, nel suo appartamento dietro il viale del Lavoro. In frantumi parabrezza, finestrino e fanale della sua Volkswagen Lupo del 2007. Neanche un graffio, né un segno di effrazione nelle altre auto in sosta, accanto a quella di Lucaboni, nulla che sia stato rubato nell’abitacolo della Lupo. In via d’Antona, ieri mattina sono approdati gli agenti della polizia scientifica, a rilevare impronte, soprattutto nella mazza da carpentiere finita nell’abitacolo. Il malvivente avrebbe agito secondo la testimonianza di un vicino che, nel dormiveglia ha sentito quattro forti colpi, attorno all’una e trenta. Forse un atto intimidatorio o ‘solo’ finalizzato a colpire lo jesino, ma Lucaboni è certo: «Non ci sono dubbi volevano colpire me. Non credo per la mia attività politica visto che non siamo neppure rappresentati in consiglio.

Da circa un mese e mezzo ricevo telefonate strane a casa anche di notte. Il telefono squilla, rispondo e dall’altro capo solo silenzio. E’ accaduto anche stamattina alle 10,30 poco dopo aver scoperto che l’auto era stata distrutta, perché un vicino mi ha allertato. Non ho paura, certo sono preoccupato per i miei familiari». Un’idea però il candidato consigliere alle ammnistrative del 2012, se l’è fatta: «Da qualche tempo abbiamo avviato il gruppo ‘Aiuto e Solidarietà’ di cui sono presidente. Cerca di aiutare, attraverso dei Confidi, una sorta di fondi antiusura, chi non riesce più a ottenere credito. Forse abbiamo infastidito qualcuno, confido nelle forze dell’ordine. Il gesto è molto grave, fortunatamente l’auto era assicurata e il danno comunque non supera gli 800 euro». Il commissariato però ha ricevuto anche la denuncia di uno scooter danneggiato nel fanalino domenica notte in via Roma: la mano per gli inquirenti sarebbe la stessa, quella di uno squilibrato. A vaglio le immagini delle telecamere di banche e negozi. Ma, appena uscito dal commissariato per la denuncia, torna sul nodo sicurezza il coordinatore di FI che, neanche un anno fa, in una sera d’agosto a Porta Valle, aveva riferito di essere stato minacciato, bottiglia di vetro rotta in mano, da un giovane africano per venti euro. «Le forze dell’ordine non hanno abbastanza mezzi – incalza -. A prescindere da quanto accaduto a me, la situazione di furti e atti vandalici, la scarsa percezione di sicurezza la sera, necessita di interventi adeguati. Le spycam non bastano: servono gli agenti di polizia locale in strada. Ma di notte quando accadono questi spiacevoli episodi. Se non è possibile ci si convenzioni con la sicurezza privata come accade in altre realtà». Sara Ferreri