Fabriano (Ancona), 22 gennaio 2014 - “Se la sentenza di annullamento della vendita verrà confermata in secondo e terzo grado di giudizio, l'ex Ardo andrà direttamente in fallimento”. Le parole del ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato in risposta questo pomeriggio ad un'interrogazione parlamentare della deputata del '5 stelle' Tiziana Ciprini rappresentano una nuova doccia fredda per i 700 lavoratori della Jp, appunto l'ex Ardo rilevata due anni fa dall'imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli.

Secondo il ministro, dunque, niente nuovo bando per la cessione qualora la sentenza di primo grado fosse confermata in Appello ed eventualmente in Cassazione e divenisse definitiva, ma direttamente il via alle pratiche fallimentari per l'impresa che nella precedente gestione era capitanata dall'ex sindaco di Fabriano Antonio Merloni.

Ciò, peraltro, potrebbe anche rappresentare per i lavoratori un eventuale netto taglio agli ammortizzatori sociali in quanto, con l'azienda in procedura fallimentare, non ci sarebbe più il beneficio della cassa integrazione, ma si dovrebbe direttamente passare alla mobilità. “In ogni caso – precisa il ministro – la partita è ancora aperta con la prossima udienza di appello al Tribunale di Ancona fissata per il 19 febbraio dopo il ricorso del Ministero”. Dichiarazioni che, nel suo complesso, per certi versi potrebbero leggersi anche come un messaggio trasversale verso le banche, il cui ricorso sulla vendita per il prezzo ritenuto troppo basso ha innescato il procedimento giudiziario. In pratica, infatti, se si andasse in fallimento, gli enti creditizi difficilmente potrebbero recuperare anche solo una minima parte dei crediti maturati (in totale si parla di una cifra che sfiora i 180 milioni di euro), ecco perché nelle scorse settimane, sebbene sottotraccia, si è aperta una trattativa tra le parti per cercare una soluzione bonaria e bloccare l'iter in Tribunale.

Alessandro Di Marco