Reperti archeologici bloccano i lavori per la terza corsia in A14

La scoperta a Casine di Paterno, esperti al lavoro da un mese

Gli archeologi coordinati dalla Soprintendenza al lavoro nell’area interessata dai reperti

Gli archeologi coordinati dalla Soprintendenza al lavoro nell’area interessata dai reperti

Ancona, 4 settembre 2015 - Affiorano ossa umane durante i lavori per la terza corsia della A14, così i cantieri per l’ampliamento dell’autostrada si trasformano in una campagna di scavi per portare alla luce antiche sepolture. Una scoperta definita «importante» dagli addetti ai lavori, che per il momento non intendono fornire dettagli, forse per il timore che gli scavi diventino meta di curiosi o ladri di antichità. E’ confermato soltanto che si tratta di sepolture antiche, anche se più recenti rispetto ai reperti trovati a Matelica, dove tra il 2004 e il 2005 erano state portate alla luce tombe di principi vissuti circa 2600 anni fa. Che si tratti di un ritrovamento di una certa rilevanza è comunque dimostrato dalla durata degli scavi, partiti oltre un mese fa e destinati a proseguire per le prime settimane di settembre. Di solito, in caso di interventi della Soprintendenza che comportano l’interruzione di cantieri per realizzare opere pubbliche, si opera d’urgenza per un periodo di tempo limitato a pochi giorni.

La scoperta è avvenuta a inizio estate, a poche centinaia di metri dalla chiesa di Casine di Paterno, sotto il ponte di ingresso al centro abitato, lungo la corsia sud. La società Autostrade, come avviene in questi casi, ha sospeso i lavori nel terreno interessato e ha informato la Soprintendenza ai beni archeologici delle Marche, che ha inviato i suoi esperti per avviare gli scavi.

Da allora l’attività di indagine è proseguita senza sosta: si sta scavando in più punti, alla ricerca di altri resti umani e di corredi di sepoltura. Anche ieri erano impegnate almeno 5 persone: in genere gli archeologi della Soprintendenza arrivano attorno alle 13 per terminare alle 18. La notizia dei ritrovamenti non è stata mai resa pubblica, ma i residenti della zona, che abitano nell’area di campagna attorno al centro abitato di Casine di Paterno, hanno saputo in tempo reale della scoperta. L’interruzione dei cantieri per la realizzazione della terza corsia della A14 comporterà infatti disagi per quanti utilizzavano la stradina che corre a pochi metri dall’area archeologica, interrotta fino al termine dei lavori. Con il proseguire dell’attività di ricerca si allungheranno infatti i tempi di chiusura del cantiere. La sospensione dell’intervento per l’ampliamento della A14 riguarda comunque solo il tratto interessato dagli scavi, mentre lungo la corsia nord i lavori proseguono regolarmente.