Ancona col fiato sospeso: rischio porte chiuse. Gli scontri a Pescara al centro della decisione

Oggi il vertice per la gara cruciale per la salvezza con la Lucchese. Domenica scorsa 5 uomini feriti tra le forze dell’ordine: uno operato

Ancona col fiato sospeso: rischio porte chiuse. Gli scontri a Pescara al centro della decisione

Ancona col fiato sospeso: rischio porte chiuse. Gli scontri a Pescara al centro della decisione

Stamattina alle 11 in Prefettura ad Ancona si decideranno le eventuali limitazioni relative alla partita di domenica tra Ancona e Lucchese. Lo ha comunicato la stessa società con una nota diffusa nel pomeriggio di mercoledì, una nota che fa riferimento ai fatti avvenuti a Pescara. Fatti gravi in base a quello che riferisce la Questura di Pescara, dove la Digos ha avviato l’attività di indagine per individuare i responsabili, anche attraverso l’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dello stadio e delle aree limitrofe, dei tafferugli avvenuti in occasione della partita.

Durante gli scontri per evitare il contatto tra le due tifoserie, sono rimasti feriti un funzionario della Questura di Pescara, impegnato nel settore ospiti, sottoposto ieri a intervento chirurgico per la frattura della mandibola, e quattro operatori di servizio alla tribuna adriatica, tre militari della Guardia di Finanza e un poliziotto della Questura al quale è stata riscontrata una contusione al dito della mano. Dei tre finanzieri, uno è stato raggiunto dall’esplosione di un petardo riportando la frattura di un dito del piede con prognosi di 30 giorni; un altro militare ha riportato la frattura di una falange della mano, con prognosi di 20 giorni, e un terzo il trauma contusivo a una spalla con 5 giorni di prognosi. Le indagini che riguardano entrambe le tifoserie sono finalizzate anche all’adozione della misura del Daspo.

Sul fronte della giustizia sportiva, l’Ancona è stata multata con un’ammenda di 2mila euro dal giudice "per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, posizionati nel settore ospiti, consistiti nell’aver fatto esplodere, durante la gara e al termine della stessa, sei petardi nel proprio settore, senza conseguenze; e lanciato, al termine della gara, alcuni fumogeni, due bottigliette d’acqua piene e tre petardi verso il settore tribuna adriatica occupato dai tifosi avversari, senza conseguenze".

Stessa ammenda per il Pescara, però, per "avere lanciato un fumogeno sulla pista di atletica e un petardo nel recinto di gioco, senza conseguenze; e perché a fine partita, alcuni sostenitori superavano il cordone degli steward e, recuperato un fumogeno che era stata lanciato in loro direzione dai tifosi avversari, lo rilanciavano verso il settore ospiti nella direzione degli stessi, senza conseguenze", anche se a causa di questo gesto e considerata la densità degli spettatori anconetani nel settore a loro riservato, un tifoso nel tentativo di evitare il fumogeno lanciato in mezzo alla gente s’è fatto male ed è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

Tutto questo ha portato a sospendere la vendita dei tagliandi per la partita di domenica tra Ancona e Lucchese. Impossibile fare previsioni: l’ipotesi più grave sarebbe quella della disputa della gara a porte chiuse.

Giuseppe Poli