Baby vandali nel capannone, usano l’auto ‘ricordo’ per i testacoda

Senigallia, due ragazzini denunciato per furto aggravato e danneggiamento

Gli arnesi sequestrati ai due baby vandali

Gli arnesi sequestrati ai due baby vandali

Senigallia (Ancona), 1 luglio 2015 - Vandali in azione nella notte in via Capanna. Due minorenni, entrambi quattordicenni di Senigallia, sono stati denunciati per furto aggravato e danneggiamentoIntorno alle mezzanotte, era stata segnalata al 112 la presenza di alcuni intrusi in un capannone industriale in disuso, adibito a deposito ed autorimessa in via Capanna 126. La Centrale Operativa della Compagnia carabinieri di Senigallia ha inviato sul posto una pattuglia del Nucleo Radiomobile.

I militari hanno sorpreso due ragazzi che tentavano di allontanarsi dopo essere usciti da una finestra posta al primo piano del fabbricato. Gli stessi sono stati rincorsi e subito bloccati. Erano in possesso di due zainetti contenenti materiale vario.

Precisamente all’interno di uno zainetto, in possesso del primo ragazzo, i carabinieri hanno trovato alcuni cacciaviti e una morsa di piccole dimensioni, di colore rosso, che risultava essere stata rubata all’interno del capannone; tre coltelli da lancio, in acciaio, un coltello di genere proibito e un attrezzo multiuso con una piccola accetta.

All’interno del secondo zainetto, oltre ad alcuni effetti personali, c’erano una corda intrecciata della lunghezza 30 metri custodita all’interno della sua confezione originaria, risultata essere stata rubata all’interno del capannone. I due ragazzi sono stati affidati ai genitori che sono andati a riprenderli in caserma. Per loro è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni delle Marche.

Nei giorni precedenti, degli sconosciuti si erano introdotti all’interno dello stesso capannone dove si trovano custoditi alcuni attrezzi da lavoro, nonché due autovetture, precisamente una Autobianchi A112 del 1987 priva di targa, ricordo del figlio deceduto del proprietario dell’immobile, noto imprenditore del luogo, e una Fiat 500 del 1972.

I vandali, la notte del 26 giugno, dopo aver infranto una finestra posta al primo piano, si erano introdotti all’interno del capannone e avevano rovistato in tutti i locali portando via attrezzi vari da lavoro. Non contenenti, avevano danneggiato a calci la Fiat 500; inoltre erano riusciti a mettere in moto la A112 portandola fuori dal capannone nel piazzale retrostante, dove avevano fatto alcuni testacoda andando a sbattere con l’utilitaria contro una colonna in ferro.

Poi, quando il carburante era terminato, avevano rotto i vetri delle portiere portando via le chiavi dell’accensione. I vandali sono ritornati nel capannone la notte del 27 giugno rovistando dappertutto. La mattina del 29, il proprietario si è accorto che i vandali erano tornati nuovamente la notte precedente e, questa volta, avevano riportato le chiavi della A112 ma avevano dato fuoco ad un divano.