La Banca d’Italia dice addio: oggi scatta la chiusura

Stop alla tesoreria, restano solo i servizi informativi

Il portone della banca

Il portone della banca

Ascoli-Piceno, 5 ottobre 2015 - FUORI I SOLDI dalla Banca d’Italia. Non è una rapina, semplicemente da questa mattina la sede ascolana di corso Mazzini da tesoreria diventa una unità per i servizi informativi ai cittadini. In altre parole, negli uffici e agli sportelli non si potrà più gestire denaro. Il piano era stato varato qualche mese fa da palazzo Koch: taglio delle sedi sul territorio nazionale, da 58 a 39, entro il 2018.

Sarà un processo graduale: per ora esce il denaro, poi si passerà pian piano alla dismissione della sede, servirà giusto il tempo per decidere cosa fare dei 18 addetti impiegati di Ascoli: alcuni andranno in pensione, altri tratteranno una buonuscita, altri ancora dovranno fare armi e bagagli per trasferirsi altrove. Forse ad Ancona, unica sede marchigiana che continuerà ad esercitare le funzioni proprie di una banca, con trattamento del denaro, sportelli e tutto il resto. La mannaia si sta abbattendo su tutte le Marche: prima era toccato a Macerata, oggi tocca ad Ascoli, tra due settimane sarà la volta di Pesaro. È la crisi dello sportello: oggi gran parte delle operazioni si possono fare davanti a un computer.

A ogni modo, precisano ancora da Bankitalia, gli ascolani potranno ancora recarsi negli uffici per controllare i dati della Centrale dei rischi e della Centrale d’allarme interbancaria, oltre a poter usufruire ancora del servizio di Arbitrato bancario finanziario. Tra le altre attività che rimangono in piedi, anche le informazioni sul servizio di Tesoreria dello Stato e l’ampio archivio storico custodito nelle stanze di corso Mazzini. Per tutto il resto bisognerà andare ad Ancona. In terra dorica si potrà così usufruire dei servizi di filiale: gli incassi, i versamenti, la verifica delle banconote sospette di falsità, il cambio di monete, l’emissione e il pagamento dei vaglia. La spiegazione ufficiale di quanto sta accadendo, letta e riletta tra dichiarazioni e comunicato stampa, è che Banca Italia non intende tagliare i servizi, ma snellire le procedure (che a pensarci bene sarebbero sinonimi), favorendo il passaggio all’informatizzazione dei servizi. Sarà, ma il dato di fatto è che Ascoli perde così l’ennesimo servizio.

m. d. v.