PEPPE ERCOLI
Cronaca

La cerimonia in città: "Onoriamo chi ha pagato con la vita la libertà. Giornata che deve unire"

In tanti presenti davanti alla Prefettura, in piazza Roma e a Colle San Marco

La cerimonia in città: "Onoriamo chi ha pagato con la vita la libertà. Giornata che deve unire"

La cerimonia in città: "Onoriamo chi ha pagato con la vita la libertà. Giornata che deve unire"

E’ stata come sempre sentita ieri la cerimonia di commemorazione del 25 aprile. Erano in tanti presenti alle cerimonie davanti alla Prefettura, in Piazza Roma e in particolare a Colle San Marco, nel luogo al quale tutti gli ascolani sono affezionati, il Sacrario che ricorda le vittime partigiane della seconda guerra mondiale. Proprio sull’importanza di questo sito ha posto l’attenzione il presidente della Provincia di Ascoli Sergio Loggi. "E’ il simbolo della Resistenza, dove commemoriamo con immutata riconoscenza e solennità il sacrificio di 278 martiri piceni, trucidati per mano della tirannide nazi fascista. Persone che erano dalla parte giusta della storia e che hanno pagato con la propria vita il desiderio indomabile di libertà e la volontà di riscatto dall’oppressione". Assente giustificato il presidente dell’Anpi Pietro Perini, a fare le sue veci è stata la vice presidente Rita Forlini che ha toccato un tema delicato e attuale, vale a dire "l’importanza del rigore della ricerca storica, della conoscenza dei fatti e degli eventi, che non si prestano a spiegazioni o letture opinabili ma riconducono con la forza delle fonti documentali alla verità incontrovertibile, quella di una scelta dettata dal desiderio di sconfiggere al nazifascismo".

Alla cerimonia era presente l’onorevole Lucia Albano che si è soffermata sulla crisi internazionale. "In un momento in cui la guerra si ripresenta nel cuore dell’Europa e in territori da lungo tempo violati e oltraggiati, da questo 25 Aprile non può che venire un appello alla pace; che non è arrendersi di fronte alla prepotenza, ma esercitare il coraggio della descalation della violenza, il coraggio di interrompere le ostilità, il coraggio di ricostruire. La democrazia – ha aggiunto – non è acquisita una volta per sempre; per essa bisogna sapersi impegnare senza riserva, difendendola da ogni sopruso e da ogni prepotenza". Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti ha ricordato le Medaglie d’Oro al valor militare per l’attività partigiana di cui si fregiano la Provincia e il Comune. "Questa è una giornata che deve unire e non dividere. Siamo qui a ricordare chi ha dato la propria vita per garantire a noi un futuro fatto di libertà, giustizia e democrazia, valori della costituzione e pietre fondanti del nostro Paese. Il compito delle istituzioni – ha detto ancora il primo cittadino ascolano – è quello di lavorare quotidianamente per trasmettere ai più giovani la memoria di quanto è accaduto, il valore di questi ideali, affinché un giorno siano loro a raccontarli e tramandarli". In chiusura della cerimonia, il vescovo Gianpiero Palmieri ha celebrato la messa in ricordo di tutti i Caduti della guerra.