Ascoli, appello a Maresca: basta difesa in linea

L'analisi del ko con il Parma

Maresca-Fiorin

Maresca-Fiorin

Ascoli, 18 novembre 2017 - Oggi sarebbe troppo facile farsi coinvolgere nelle legittime proteste dei tifosi che non vogliono più Maresca e Fiorin in panchina oltre al resto della società al comando. No. E sarebbe troppo facile tornare a parlare delle decisioni di un arbitro che stavolta (non come a Bari) sono state a volte assurde ma, va detto, non hanno per nulla (per nulla!) influenzato il risultato finale della partita. Oggi è il tempo di parlare di calcio e di quello che l'Ascoli di Maresca e Fiorin hanno espresso nell'ultimo periodo. Siamo stati i primi a rendere merito all'allenatore campano quando ha saputo fare un passo indietro ed adattarsi alle richieste di squadra e campionato, difendendo più bassi dopo l'avvio di stagione choc. Per questo, adesso, è il momento di capire il perché, Maresca, abbia nuovamente sconfessato quella che sembrava essere l'unica ancora di salvezza di una squadra con una pochezza tecnica disarmante e altrettante poche certezze. Non è possibile che l'assenza di Padella abbia significato il crollo dell'intera impalcatura bianconera. Perché siamo nuovamente di fronte al commento di una partita persa malamente in cui la difesa dell'Ascoli di Maresca prova ad essere in linea su una palla scoperta dell'avversario e semplicemente... non ci riesce! Cosa succede ad una difesa che si fa trovare in linea, ferma, in occasione di palla scoperta avversaria? Succede che quasi sempre se c'è l'inserimento da dietro di uno o più degli "altri", si prende gol. E questo sta capitando praticamente ogni partita. I difensori o addetti alla fase difensiva sono scollegati dall'avversario e l'avversario segna. Purtroppo, aggiungiamo noi, questi della difesa che si alza sulla palla scoperta (centrale o laterale) sembrano movimenti provati e riprovati in allenamento per volere dello staff. Siccome perserverare in un errore è diabolico, costa punti, malumori, disaffezione e soldi, anche soldi, è il momento di prendere immediatamente provvedimenti. Se Bellini ha confermato Maresca e tutti i suoi boys (inteso come dirigenti e staff) è ora che Maresca scenda dal suo piedistallo e faccia tutto ciò che è in suo possesso per evitare che il suo Ascoli prenda gol quasi "provati in allenamento". Vedere la difesa in linea (che poi non lo è mai perfettamente) salire sulle palle scoperte avversarie è il peggiore, il peggiore, segnale tattico che un allenatore può dare alla sua squadra ma soprattutto al suo curriculum. E' ora che Maresca lo capisca.