Ascoli, 19 marzo 2016 - Carlo Mazzone è padre di Sabrina e Massimo e nonno di Vanessa, Alessio e Iole. «Ma ogni giorno di San Giuseppe – tiene a precisare la moglie Maria Pia – gli auguri arrivano anche da Francesco, Roberto, Peppe, Checco, Alessandro, Pierpaolo, Leonardo e tantissimi altri. E, secondo me, non solo perché oltre a essere la festa del papà è anche il suo compleanno».
Signora, scusi, non la seguiamo. Chi sono queste persone?
«Ma come chi sono: Totti, Baggio, Guardiola, Moriero, Calori, Bisoli, Menichini e tutti gli altri ragazzi che ha allenato Carlo, la maggior parte dei quali oggi siede in panchina. Ogni anno scrivono in tantissimi. Come lo so? Ma è naturale: la segretaria del signor Mazzone, come sempre, sono io (ride ndr). Mi occupo io della lettura dei messaggi sul cellulare, poi però a rispondere ci pensa lui».
E in che senso secondo lei ‘scrivono non solo perché è il suo compleanno’?
«Perché Carlo li considera come dei figli e credo che molti ci si sentano anche. Insomma, dal punto di vista professionale, e per certi versi anche affettivo, è come un secondo padre per loro. Spesso mi dice ‘Guarda che partita ha fatto Moriero’ oppure ‘Hai saputo di Bisoli?’ e così via. Ma devo dire che a volte sono io a informarlo».
Per esempio?
«L’altro giorno stavamo guardando Inter - Bologna e allora gli faccio ‘Hai visto in tribuna chi c’è vicino a Conte’. E lui, dopo aver guardato, ‘Chi è?’. ‘Ma come, è Dunga, l’allenatore del Brasile!’. Dopo qualche secondo di titubanza ha dovuto darmi ragione e mi ha chiesto come ho fatto a riconoscerlo. Gli ho detto: ‘Facile, per 40 anni mi hai fatto registrare tutte le partite delle tue squadre e degli avversari che avresti dovuto affrontare, mi sono fatta una certa cultura calcistica!’».
A questo punto, dopo l’inaspettato e simpaticissimo intervento della signora Maria Pia, prende la parola il padrone di casa: «E’ vero – conferma solennemente – per me è stata come un collaboratore tecnico. Ogni lunedì o martedì, quando ripartivo per le città dove allenavo, mi metteva in valigia due videocassette. Oggi con Sky fai ‘come te pare’, ma una volta non era così e lei, quando vedevamo le partite insieme, era anche l’addetta alla moviola: ‘vai avanti, torna indietro, metti pausa’, le migliori analisi tattiche le abbiamo fatte insieme in salotto. Pensate, ci siamo conosciuti nel 1960, lavorava in un negozio di dischi a via Trieste a pochi metri dallo studio del massaggiatore Micucci. Quest’anno se Dio vuole facciamo 53 anni di matrimonio».
Da Carlo e Maria Pia sono nati Sabrina e Massimo e, ormai da diversi anni, ci sono anche tre nipoti: «Festeggeremo compleanno e San Giuseppe a casa nostra, tutti insieme. Una doppia festa per me? – scherza Carletto – Eh sì, è proprio così: ’na faticaccia, ma ormai ci sono abituato e poi la passo in famiglia che penso sia il modo migliore. Credo sia lo stesso anche per tutti i papà ascolani e colgo l’occasione per fare gli auguri a ognuno di loro... Anzi, un po’ di più a quelli che sono tifosi del Picchio».