Il Bologna fa festa con Laribi

Serie B, 27esima giornata. I rossoblù battono il Cittadella 0-1 e riducono la distanza dalla capolista Carpi a meno cinque: è la quarta vittoria consecutiva in trasferta FOTO Fai la tua pagella

Laribi esulta dopo il gol (foto Olycom)

Laribi esulta dopo il gol (foto Olycom)

Cittadella (Padova), 21 febbraio 2015 - Nel gelido pomeriggio di Cittadella il Bologna (foto) torna a scaldare gli entusiasmi di un ambiente che non contempla altro che il ritorno in A. Al Tombolato i rossoblù centrano la quarta vittoria consecutiva in trasferta (e l'ottavo risultato utile di fila) grazie a una rete al 41' del primo tempo di Laribi, infallibile nel raccogliere un bell'assist dal fondo di Masina.

Partita difficile da decifrare, con il Bologna che nella prima frazione gestisce con grande tranquillità e costruisce molto, ma che approccia male la ripresa: infatti, dopo quattro minuti dal rientro in campo, il Cittadella ha un'occasione colossale con Minesso che colpisce l'incrocio dei pali, a Coppola battuto. Proprio il portiere rossoblù si conferma ancora una volta l'amuleto di Lopez, negando a Benedetti un colpo a botta sicura al 32' della ripresa. Più decisiva, forse, era stata la parata al 34' del primo tempo, quando Coppola con il piedone sinistro si era opposto a un ispidissimo sinistro di Barreca.

Il Bologna, dal canto suo, può recriminare su un paio di occasioni nitide fallite da Mancosu sullo 0-0 e su un episodio dubbio in area del Cittadella tra Cacia e Camigliano. Con questa vittoria, i rossoblù salgono a 47 e accorciano a 5 i punti di distanza dal Carpi (0-0 con l'Entella), e con la certezza di allungare almeno su una delle due dirette inseguitrici, visto il Livorno-Avellino, in programma domani.

Ecco alcuni spunti chiave offerti dal match: L'uomo chiave. Detto di Superman Coppola, l'altro fattore si conferma Laribi. Il trequartista per caso continua a stupire, segnando il suo ottavo gol: un lauto conto, aperto proprio con il Cittadella all'andata, che lo fa diventare il capocannoniere del Bologna, ex aequo con Cacia. E pensare che era arrivato in estate per fare la mezzala e che a gennaio sarebbe dovuto tornare in quella zolla di campo qualora fosse sbarcato a Casteldebole il tanto atteso 'colpo' di mercato (Giovinco o Ilicic). Passi avanti e passi indietro. Rispetto alle ultime uscite, il Bologna ha espresso trame di gioco molto più fluide, soprattutto nel primo tempo. Merito dell'inserimento di Nenad Krsticic dal primo minuto: il centrocampista serbo, oggi mezzala sinistra, è stato determinante nel fraseggio con Matuzalem e col suo gioco votato alla verticalizzazione, una delle quali ha ispirato l'azione del gol. Progressi, anche se più timidi, nell'intesa tra Cacia e Mancosu che, fino a oggi, sembravano sposarsi bene come il formaggio sugli spaghetti allo scoglio. La prova del Tombolato ha, però, fatto vedere passi indietro sulla gestione della gara, dove il Bologna ha rischiato di compromettere tutto con i primi venti minuti della ripresa giocati a mo' di sgambata. Troppi i rischi corsi dai rossoblù, specie dalla parte di Ceccarelli, tanto puntuale nel posizionamento, quanto impreciso su cross e chiusure.

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