Bullismo a scuola, in arrivo sospensioni e lavori socialmente utili

Pugno di ferro del preside contro il 'branco' che ha malmenato e ripreso in un video un compagno di 16 anni. La Procura ordinaria apre un fascicolo conoscitivo

Bullismo (foto Newpress)

Bullismo (foto Newpress)

Bologna, 5 febbraio 2016 - Quel video ripreso con un cellulare dove si vede il ragazzo aggredito rimanere in un angolo del bagno, immobile, reagendo debolmente alle botte di tre compagni che lo spingono contro un lavandino, gli è stato raccontato. Subito dopo il preside dell’istituto professionale della provincia di Bologna, teatro delle vessazioni e violenze nei confronti di un 16enne, ha convocato un consiglio straordinario che si svolgerà lunedì prossimo.

Il dirigente prenderà provvedimenti nei confronti dei responsabili a cominciare "dalla sospensione per finire con i lavori socialmente utili in una casa di riposo per anziani". "Il bullismo purtroppo c’è sempre stato – osserva il preside – ma una volta c’era meno consapevolezza e non c’erano gli smartphone per riprendere le violenze".

Cerca di gettare acqua sul fuoco?

"No, il bullismo è assolutamente da condannare. Questi episodi dicono che c’è molto da fare sul piano educativo, perché molte volte i colpevoli non si rendono conto di quello che hanno fatto. Pensano di scherzare e invece stanno facendo del male ad un compagno".

Non era la prima volta che il ragazzo veniva aggredito...

"Nell’ottobre scorso c’era stato un episodio (un compagno aveva ferito alla gola con un cutter il 16enne, ndr) che mi era stato riferito e che era frutto di un incidente durante le lezioni. Anche in quella occasione avevamo preso provvedimenti nei confronti del responsabile prevedendo lavori socialmente utili con una ricerca aggiuntiva dopo la scuola, legata a fare dei compiti sui temi della legalità e della violenza".

E’ a conoscenza di altri episodi?

"A parte il ferimento con il cutter, non ci sono state altre segnalazioni".

E la caduta con trauma cranico del 18 gennaio?

"Non abbiamo notizie di questo fatto; anzi dal registro emerge che il ragazzo nei giorni successivi era in classe normalmente".

Preside, come è potuto succedere nella sua scuola?

"Sto cercando di capire meglio e di verificare se tutto quello che è stato raccontato risponde al vero. Ho incontrato il padre del ragazzo e i professori per approfondire. Di certo la scuola in generale e il nostro istituto non trattano il bullismo con superficialità. La vigilanza su questi episodi è sempre molto alta. Bisogna lavorare sull’educazione affinché le vittime parlino e i bulli vengano responsabilizzati".

Cosa è andato storto?

"La nostra attenzione è massima e chiedo solo di avere il tempo di capire quali siano state le dinamiche perché siamo ancora in una fase di istruttoria. Datemi il tempo di farmi un’idea precisa. Intanto, scatteranno i provvedimenti nei confronti dei responsabili. Vorrei sottolineare che episodi del genere non erano mai accaduti nella nostra scuola. L’educazione fra alunni e nei confronti degli insegnanti è sempre stata massima".

Anche la Procura ordinaria intanto ha aperto un'inchiesta sulla vicenda. Il fascicolo al momento conoscitivo (quindi senza ipotesi di reato né indagati) punterà a verificare se ci siano state o meno eventuali ipotesi omissive nella condotta della scuola e, prima di una valutazione nel merito, si attenderanno gli sviluppi dell'inchiesta principale aperta dalla Procura dei minori.

 

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