Monete da 1 e 2 cent verso l’abolizione. Nostalgia e applausi

La lettera Risponde il vicedirettore Beppe Boni

Bologna, 28 maggio 2017 - Si parla con superficialità di abolire le monetine da 1 e 2 centesimi. Ma qualcuno ha fatto i conti? Dal solo panettiere, con l’arrotondamento ai 5 cent superiori (nessuno lo fa al ribasso) si ha un totale annuo di 6,30 euro. E’ poco? Moltiplicatelo per le spese di ogni giorno e vedrete. Ho frequentato per anni Regno Unito e Usa: nessuno trattava con sufficienza i cent o i penny. Luciano Mazzeo,  Riccione (Rimini)

Risponde il vicedirettore Beppe Boni

Le monetine oggi sono respinte quasi sempre dai distributori automatici di bevande e cibo, dalle macchinette per la sosta delle auto, sono odiate dai consumatori per il loro scarso utilizzo e infine sono molto care per lo Stato. Produrle, infatti, costa molto più del loro valore nominale. Il risparmio della mancata coniazione delle monetine finirà al Fondo per la riduzione del debito pubblico quindi anche tutti noi dovremmo averne un beneficio seppure indiretto. Quasi certamente l’arrotondamento finirà per pesare sulle tasche dei consumatori, ma di fatto succede già. Per non dare il resto qualche esercente già applica il ritocco. In giro ci sono oltre sei miliardi di monete emesse. Una enormità a cui dovremo rinunciare. Ma non ce ne pentiremo. Paesi come Irlanda, Belgio, Olanda hanno già intrapreso questa strada. Altri no.  beppe.boni@ilcarlino.net

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