La poltrona vip dell’ex consigliere. Seimila euro di conti mai pagati

La vana battaglia legale del Bologna contro Alecs Bianchi

Alecs Bianchi

Alecs Bianchi

Bologna, 20 agosto 2014 - IL BOLOGNA Calcio purtroppo ha tanti debiti, si sa. Quello che forse non si sa è che vanta anche alcuni crediti. Uno di questi, non particolarmente significativo ma decisamente antipatico, è quello nei confronti dell’ex consigliere comunale Alecs Bianchi. L’ex esponente del Ccd, rimasto a Palazzo d’Accursio ininterrottamente per 14 anni (dal ’95 al 2009) con una media di 40mila voti a legislatura, ha infatti vissuto la stagione 2012-2013 alla grande, godendo di una tessera vip platinum che gli garantiva un posto al Dall’Ara nelle poltronissime rosse imbottite, con accesso alla Terrazza Bernardini e al favoloso buffet offerto per ogni gara casalinga dei rossoblù. Un trattamento a cinque stelle che, però, Bianchi a fine stagione non ha saldato, lasciando la squadra con un palmo di naso. 
Il debito totale è di oltre seimila euro, che il consigliere non ha accumulato a proprio nome. Infatti il ‘contratto Corporate’ con il Bologna fu stipulato dalla società Eos Group Spa, operante nel settore delle energie rinnovabili, di cui Bianchi era direttore generale e socio di riferimento. 
IL PACCHETTO prevedeva, oltre all’abbonamento, altri servizi a favore della Eos, quali il logo di partner ufficiale del Bfc e tre spot fonici a partita di 15 secondi l’uno. Non è finita. Per la partita Bologna-Inter del 28 dicembre 2012, Alecs Bianchi chiese e ottenne due biglietti di tribuna gold e quattro di tribuna laterale per i suoi amici che volevano assistere al prestigioso match. 
Ogni volta il Bologna emetteva regolare fattura e ogni volta la società di Bianchi ‘si dimenticava’ di pagare. Alla fine il Bologna si è mosso per recuperare i soldi. Tramite l’avvocato Mattia Grassani, ha inviato diverse raccomandate di messa in mora, tornate però sempre indietro, finché non si è scoperto che la sede della società era stata trasferita repentinamente in Slovenia.
L’AVVOCATO allora ha preparato la richiesta per un decreto ingiuntivo e quando ormai il giudice l’aveva emesso ed era tutto pronto per eseguirlo è arrivata la sentenza del tribunale fallimentare che ha certificato la morte della ormai decotta Eos. La sentenza irrevocabile di fallimento risale al 9 maggio. E così il tifoso Bianchi, con un dribbling degno del miglior Roberto Baggio, ha eluso la marcatura stretta del Bologna. Anche i tentativi del ‘Carlino’ di contattare l’ex consigliere al cellulare per chiedere la sua versione dei fatti sono andati a vuoto. Come le fatture.

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