Bologna, 11 giugno 2013 - Freddo e pioggia: da anni Bologna non aveva avuto una primavera cosi’. E ora ci sono anche i dati dell’Arpa a certificare che la primavera appena trascorsa era piu’ simile ad un autunno. Altro che mezze stagioni.

Finito l’inverno, infatti, i tre mesi che sono seguiti hanno registrato in media temperature leggermente al di sotto (-0,5 gradi) del clima calcolato per il periodo 1961-1990; ma, nella generale tendenza all’aumento delle temperature, l’ultima primavera appare tra quelle piu’ fredde degli ultimi 20 anni dopo il 2004 (-1 grado rispetto alla media) e il 1991 (-1,1 gradi).

E poi pioggia, tanta pioggia. Il report dell’Arpa dice infatti: “E’ riguardo alle precipitazioni che la primavera 2013 e’ risultata una stagione molto particolare: sono stati infatti ben 328 i millimetri di pioggia caduti complessivamente nel trimestre, un valore superato solo nel 1991, ma nella stagione autunnale, quando le precipitazioni sono solitamente piu’ abbondanti”. Si arriva cosi’ ad “un record assoluto su tutto il periodo dal 1991 ad oggi”: +135 millimetri.  Il mese piu’ piovoso e’ risultato marzo (155 millimetri d’acqua caduta a terra, 95 in piu’ della media) seguito da maggio (95 millimetri, 30 in piu’ della media) e infine aprile (78 millimetri, 11 oltre il trend storico). I giorni ‘bagnati’ nel trimestre primaverile sono stati nel complesso 38, ben 15,4 in piu’ rispetto alla media climatica, “l’anomalia piu’ alta mai registrata dal 1991 ad oggi”; 17 le giornate piovose di marzo, 11 in aprile, 10 in maggio. Tanta pioggia, segnala ancora l’Arpa, ha influito sul dato dell’umidita’ relativa media che, quasi sempre al di sotto del dato climatico, nella primavera 2012 registra al contrario un’anomalia positiva (+3%).

 “Una primavera quindi ‘fredda’ nei numeri, ma ancora di piu’ nella nostra percezione a causa dei cambiamenti climatici in atto che ci hanno abituati a temperature piu’ elevate”. Oltre a evidenziare questo, l’Arpa sottolinea che “al di la’ delle temperature, la vera anomalia di questa strana primavera sono risultate le precipitazioni abbondanti nella quantita’ e nel numero di giornate di maltempo. Le abbondanti piogge primaverili fanno seguito tra l’altro ad un inverno ricco di precipitazioni, cosicche’ nei primi cinque mesi dell’anno possiamo calcolare 548 millimetri di pioggia caduti ovvero piu’ dei tre quarti della precipitazione prevista per tutto l’anno”.

Il mese piu’ freddo e’ stato marzo con un’anomalia pari a -2,1 gradi, un dato questo eguagliato nell’ultimo ventennio solo nel marzo 1996; aprile, al contrario, e’ stato piu’ mite (+1,1 gradi). A maggio la primavera ha fatto nuovamente un passo indietro e le temperature medie massime sono risultate, sia pur di poco, al di sotto della media (-0,4 gradi); si tratta di un risultato particolare visto che dal 1991 ad oggi solo tre volte maggio e’ andato sotto il valore calcolato nel ventennio 1961-1990.