Bologna, 3 luglio 2013 – Al momento non è possibile datare con precisione la morte di Silvia Scaramazza. L'autopsia, svolta sul corpo della 39enne uccisa e ritrovata nel congelatore del suo appartamento il 27 giugno scorso, non avrebbe fornito indicazioni utili in tal senso.
Proprio il congelamento del cadavere ha impedito di raccogliere elementi importanti per collocare temporalmente il decesso. Dall’esame, svolto dal medico legale Chiara Mazzacori alla presenza dei consulenti delle parti - Eva Montanari per la famiglia della vittima e Giuseppe Fortuni per Giulio Caria, accusato di omicidio - sarebbe emerso che la causa della morte è riconducibile ad un trauma cranico, mentre non sono stati riscontrati altri segni di violenza.
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