Bologna, mezz’etto di cocaina, assolto il capo ultras ‘Kuscino’

La tesi difensiva era il consumo di gruppo con altri tre tifosi del Bologna. Il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi

La curva del Dall’Ara (foto Schicchi)

La curva del Dall’Ara (foto Schicchi)

Bologna, 9 giugno 2017 – Il capo storico degli ultras del Bologna ‘Kuscino’, al secolo Gianluca Landi, 53 anni, è stato assolto dal giudice Nadia Buttelli dall’accusa di detenzione a fini di spaccio. Era stato arrestato (ai domiciliari) un mese fa dalla polizia municipale con 56 grammi di cocaina nel parcheggio del Centro Borgo, dove Landi stava raggiungendo la propria auto una volta terminato il turno di lavoro nello store del Bfc del centro commerciale.

Il pm aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi, mentre l’avvocato di ‘Kuscino’, Gabriele Bordoni, ha sostenuto la tesi difensiva del consumo di gruppo, come già stabilita in diverse sentenze dalla Corte di Cassazione. Secondo la difesa, appunto, Landi aveva comprato la droga previo accordo con altri tre suoi amici ultras, al prezzo di 2.200 euro. L’accordo era poi di spartirsi la cocaina per avere ognuno la propria quota da consumare. Uso personale, dunque, non certo spaccio. Landi in aula ha ammesso il consumo e si è detto dispiaciuto, assicurando di voler smettere e di aver già iniziato un percorso di disintossicazione al Sert.

Il giudice alla fine l’ha assolto, con la formula della vecchia insufficienza di prove. La sua tesi ha insomma generato quel dubbio sufficiente a non ritenere provata la detenzione a fini di spaccio. Ovviamente, con l’assoluzione sono stati revocati i domiciliari e ora il tifoso è libero.

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