Strage di Bologna, chiesta l’archiviazione per i mandanti del 2 Agosto

La Procura ha chiuso il filone d’inchiesta sul livello superiore agli esecutori materiali dei Nar

Una foto del 2 agosto 1980 della stazione subito dopo la bomba

Una foto del 2 agosto 1980 della stazione subito dopo la bomba

Bologna, 8 marzo 2017 – Si conclude con una richiesta di archiviazione il filone d’inchiesta più delicato sulla strage del 2 agosto 1980. La Procura ha infatti depositato la richiesta d’archiviazione del fascicolo sui mandanti, rimasto sempre contro ignoti e aperto alcuni anni fa dopo l’esposto presentato dall’Associazione dei familiari delle vittime della bomba che provocò 85 morti e 200 feriti.

Nei giorni scorsi, invece, era stato notificato l’avviso di fine indagine per concorso in strage all’ex Nar Gilberto Cavallini, che per l’accusa avrebbe fornito supporto logistico ai tre esecutori materiali, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, anche loro neofascisti dei Nar.

Era però il filone sui mandanti quello più atteso dai familiari delle vittime, perché si trattava di far luce su un mistero che dura da quasi quarant’anni e cioè su progettò nell’ombra l’attentato e ordinò ai Nar di eseguirlo nell’ambito della strategia della tensione.

Nell’esposto dell’associazione, che partiva dell’analisi incrociata di migliaia di pagine di atti giudiziari di processi per fatti di strage e terrorismo dal 1974 ad oggi, come piazza Fontana e piazza della Loggia, si facevano nomi e cognomi e si indicavano direzioni precise verso cui puntare la lente dei pm: la loggia P2 e Licio Gelli, i servizi americani, politici di estrema destra e militari che tramarono dietro le quinte, insomma tutti gli elementi capaci di collegare il terrorismo nero al «cuore oscuro delle istituzioni».

La richiesta di archiviazione è firmata dal Procuratore Giuseppe Amato, dal procuratore aggiunto Massimiliano Serpi e dai sostituti Enrico Cieri, Antonello Gustapane e Antonella Scandellari. Resta invece aperto il terzo e ultimo filone, quello sui militari, trasferito a Roma per competenza.

«La richiesta di archiviazione mi lascia perplesso - commenta il presidente dell’Associazione, il parlamentare del Pd Paolo Bolognesi - ma vedremo le carte e valuteremo».

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