Elezioni 2018, Renzi blinda Casini al Senato

Verso la sfida con Errani, alla Camera i Dem puntano su Fassino. Spunta anche l’ex segretaria dello Spi- Cgil Carla Cantone

Pier Ferdinando Casini (Ansa)

Pier Ferdinando Casini (Ansa)

Bologna, 24 gennaio 2018 – Molto rumore per nulla. Alla fine di una giornata frenetica, Pier Ferdinando Casini resta candidato per il centrosinistra al Senato a Bologna. Dunque, la sfida all’ultimo voto con Vasco Errani (e forse anche il coordinatore regionale di Forza Italia, Massimo Palmizio) ci sarà. Le voci di una retromarcia con relativo spostamento di Casini altrove si sono rincorse per tutta la giornata, ma una riunione fiume al Nazareno tra i vertici nazionali dei dem e gli alleati ieri sera avrebbe definitivamente blindato la candidatura dell’ex presidente della Camera sotto le Due Torri.

Le candidature Pd 

A preoccupare alcuni settori del Pd sarebbe stato il crescente malumore registrato in questi ultimi giorni per la corsa di Casini in una delle roccaforti (ormai ex) rosse, dove l’ex Udc ha iniziato la sua carriera politica da avversario dell’allora Pci. Un disagio alimentato anche dai sondaggi più recenti – poco promettenti per i dem – e dal timore che la presenza di Errani potrebbe spostare i voti dell’ala più di sinistra dell’elettorato. Uno scenario che sarebbe stato fatto presente a Matteo Renzi anche dal segretario provinciale Francesco Critelli che, comunque, nelle sue dichiarazioni pubbliche non ha mai polemizzato per l’arrivo di Casini, dicendosi pronto a un atto di responsabilità in rispetto dell’alleanza stretta con i centristi.

Tuttavia, a metà giornata è stata necessaria una presa di posizione pubblica per mettere uno stop alle indiscrezioni: «Chiudiamo subito ogni polemica o resistenza su Casini o su altri esponenti dei partiti alleati. Le coalizioni portano a questo, chi resiste è in contraddizione», le parole di Dario Franceschini, condivise con lo stesso Renzi.

Nel tardo pomeriggio, infine, la riunione al Nazareno chiamata a definire gran parte dei collegi, avrebbe blindato la corsa di Casini nel collegio uninominale del Senato a Bologna. Non solo: secondo radio Pd, è sempre più probabile che il capolista del listino della Camera possa essere Piero Fassino con l’ex segretaria dello Spi-Cgil Carla Cantone in corsa in un collegio uninominale della Camera. La presenza di tre ‘esterni’ ridurrebbe a sei i posti sicuri per i candidati bolognesi (compreso l’ex sindaco di Imola, Daniele Manca), ma Critelli potrebbe recuperarne uno se Fassino dovesse correre (e vincere) anche in un collegio nella sua Torino.

AGGIORNAMENTO Galletti non si candida

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