Bologna, bimbi in fuga dall’asilo. I genitori non denunciano la maestra

Interrogazione di Galeazzo Bignami (Forza Italia). "Ora controlli in tutte le scuole"

La scuola materna di via Scandellara

La scuola materna di via Scandellara

Bologna, 29 settembre 2017 – «Non si cerchi nella maestra un capro espiatorio. La responsabilità di quello che è successo l’altra mattina è tutta del settore edilizia scolastica del Comune: la professionalità e la disponibilità dei singoli non può supplire alle carenze di una pubblica amministrazione». Il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami, dopo la ‘fuga’ di due bimbi di 5 anni, l’altra mattina, dalla materna 18 Aprile di via Scandellara, presenterà un’interrogazione per chiedere un «check completo del patrimonio scolastico, perché una vicenda come quella, accaduta per una negligenza di chi, sapendo, avrebbe dovuto far sistemare una recinzione rotta e non l’ha fatto, è gravissima. Fortunatamente la fuga dei bimbi si è conclusa alle altalene, senza problemi: ma se fossero finiti sotto una macchina? Non si può essere ‘leggeri’ sulla pelle dei nostri figli». Anche il collega in consiglio comunale Francesco Sassone ha presentato, sull’episodio, una domanda in question time, per capire se l’organico delle maestre sia sufficiente ai bisogni dei bimbi.

I genitori dei due piccoli coinvolti nell’avventura hanno deciso di non sporgere denuncia, proprio per tutelare la maestra, ritenuta brava e attenta. Resta da capire se verranno avviati invece provvedimenti disciplinari a suo carico. Un’eventualità su cui Antonio Vitiello del Sgb è pronto a dare battaglia: «Come accaduto quest’estate alle scuole Betti in Montagnola, ancora una volta è a rischio la sicurezza nei luoghi di lavoro del Comune, ancora una volta si tratta di un problema già segnalato da tempo che la dirigenza della Ies continua a sottovalutare. Non accetteremo – sottolinea il sindacalista – che si scarichi nuovamente la responsabilità sulle insegnanti e sui collaboratori della18 Aprile ma pretendiamo che si individuino le responsabilità nella gestione di nidi e scuole dell’infanzia ormai al collasso in termini di carichi di lavoro per il personale e di una politica di disinvestimento per questi servizi».

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