Traffico, raddoppiate le multe ai ciclisti

Nel 2016 sono state 1.074, la maggiore parte per soste irregolari

Biciclette in sosta irregolare: lo scorso anno sono state quasi 500 le infrazioni di questo tipo

Biciclette in sosta irregolare: lo scorso anno sono state quasi 500 le infrazioni di questo tipo

Bologna, 13 febbraio 2017 - Sono più che raddoppiate le multe ai ciclisti bolognesi: nel 2016 sono state 1074, contro le 490 dell’anno prima, il 2015. E pensare che il dato di due anni fa dichiarava una regressione delle sanzioni agli amanti delle due ruote: nel 2014 le multe erano state infatti 584, quasi un centinaio in più. E invece nel 2016 c’è stato il boom dei verbali. Difficile capire il perché. Effettivamente in città, tra la nascita della utilizzatissima velostazione e le politiche dell’ex assessore al Traffico, Andrea Colombo, sembrerebbe che di posti per parcheggiare le bici ce ne siano molti di più. Ma forse così non è, perché dai dati forniti dalla Polizia municipale – in risposta a un’interrogazione della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega Nord) – viene fuori che il maggiore incremento è sull’infrazione dell’art. 158 del Codice della strada, quello che sancisce il divieto di fermata e di sosta dei veicoli. In particolare nel 2016 ben 494 le multe, per le ragioni più disparate: da chi sosta sulle aree pedonali a chi parcheggia sotto al portico.

Passando per chi becca la multa per la consuetudine più sbagliata, la sosta sul marciapiede, e per chi addirittura parcheggi la bici sulla...ciclabile. Curiosi anche i dati sulle infrazioni dell’art.146 (violazioni della segnaletica), con 53 multe piene di semafori bruciati, e quelli dell’art. 68 (equipaggiamento dei velocipedi), quando per 81 bolognesi i verbali sono scattati per assenze di luci o campanelli. Permangono le multe a chi va contromano (88) e quelle a chi sfreccia sotto i portici o sui marciapiedi (in tutto le sanzioni ex art. 143 sono state 109).

«Bene il maggiore controllo sui ciclisti, ma siamo sempre a numeri che si discostano dalla realtà che vediamo tutti i giorni, dove è impossibile non imbattersi più volte al giorno con ciclisti che vanno contromano, sotto i portici o che comunque hanno comportamenti pericolosi per loro e per gli altri mezzi o persone che circolano su strade e marciapiedi – spiega Lucia Borgonzoni –. Buona parte delle multe sono elevate per sosta vietata, dove la cifra della sanzione stessa doppia quella per circolazione pericolosa, già questo è un controsenso che rischia solo di incentivare i proprietari a non andarle più a prendere e magari a recarsi da qualche ricettatore per acquistarne una nuova, incentivando così il mercato nero. Le sanzioni più alte andrebbero comminate a chi ha comportamenti che mettono a rischio l’incolumità della gente, il Comune deve ragionare in tutela dei cittadini, non per altri interessi».

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