Convention al PalaDozza, maxi accampamento di fedeli e polemiche

Un migliaia di persone per l'evento della chiesa evangelica nigeriana. Nessuna organizzazione, mancavano i bagni e molti hanno dormito per strada

Accampamento notturno vicino al PalaDozza

Accampamento notturno vicino al PalaDozza

Bologna, 15 settembre 2016 - «Della convention religiosa organizzata al PalaDozza noi residenti non sapevamo nulla. Quando l’altra sera abbiamo visto questa gente dormire sotto i portici del palazzetto e nei giardini ci siamo chiesti tutti cosa stesse succedendo». Davide, residente in piazza Azzarita, fa il quadro perfetto del pasticcio capitato martedì e ieri, durante la due giorni di preghiera organizzati dalla chiesa evangelica nigeriana ‘Omega fire ministries’. Il migliaio di fedeli, arrivati in città per ascoltare la parola dell’apostolo Johnson Suleman, martedì, al termine del primo incontro di preghiera si è riversato in strada per mangiare e dormire su letti di cartone e appoggiati sotto i portici della piazza e nei gardini. «Alcuni, non essendoci bagni chimici a disposizione, hanno fatto i loro bisogni in strada – continua Davide –. Io non me la prendo con queste persone, che si sono ritrovate in una situazione spiacevole, ma contro chi non ha gestito questo evento. Non sono stati predisposti bagni chimici e bidoni della spazzatura adeguati».

L’associazione religiosa, in realtà, ha fatto una richiesta circa tre mesi fa direttamente alla Fortitudo per avere in affitto il PalaDozza. Richiesta di cui la società sportiva ha dato regolare comunicazione al Comune il primo agosto, tramite una lettera con riportati gli eventi in programma al PalaDozza fino al 31 dicembre 2016, mentre invece Palazzo d’Accursio spiega che non era a conoscenza della convention evangelica.

Sta di fatto che un migliaio di persone ha affollatto la zona del palazzetto dello sport di giorno e di notte, senza nessun controllo o organizzazione logistica. Una situazione di cui la ‘Omega fire ministries’ è ben a conoscenza. «Sappiamo che alcuni fedeli hanno dovuto dormire in strada, perché gli alberghi erano pieni e non sapevano dove andare – spiega Jessica Eunice Okunzuwa, che fa parte della sezione cittadina della chiesa evangelica –. Le donne incinte o con i bambini li abbiamo portati nella nostra chiesa».

Questo, però, non è bastato a ridurre l’impatto di centinaia di persone in strada una notte intera e solo ieri mattina Hera e Municipale sono intervenuti per cercare di riportare la situazione alla normalità. «Di mattina piazza Azzarita era una cosa immonda – continua Davide –. Durante la notte, poi, queste persone facevano dei riti che sono andati avanti fino all’alba e non ci hanno lasciato dormire». L’inaspettata ‘invasione’ ha colto di sorpresa anche i bar della zona, presi letteralmente d’assalto e che hanno rischiato di esaurire acqua e panini.

Per cercare di ridurre il disagio, quindi, ieri la convention religiosa è stata fatta terminare alle 17, invece che alle 21, su richiesta della Fortitudo, d’accordo con gli organizzatori. La stessa società sportiva si è scusata per «i disagi che si sono creati» e nei confronti di coloro che «ne hanno risentito e che ne sono rimasti coinvolti».

 

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