Bologna, ‘Pochi preti. Coppie di fedeli a benedire le case per Pasqua’

La proposta di monsignor Stefano Ottani su Bologna7 “Il mandato missionario è affidato a tutti i discepoli”

Monsignor Stefano Ottani (Schicchi)

Monsignor Stefano Ottani (Schicchi)

Bologna, 20 febbraio 2018 - Le benedizioni pasquali sono un vero tour de force per i sacerdoti. E i preti sono pochi. Perché allora non dare loro una mano ‘reclutando’ aiutanti tra i fedeli? Nonostante le difficoltà, la benedizione pasquale è ancora molto richiesta. E «sarebbe bello se» questo momento «venisse affidato anche a una coppia di discepoli. Magari proprio uomo e donna, perché possano andare di casa in casa a portare questo lieto annuncio». Lo suggerisce monsignor Stefano Ottani, vicario generale per la Sinodalità e parroco nella basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, sotto le Due Torri, parlandone su Bologna 7, inserto domenicale dell’Arcidiocesi sul quotidiano Avvenire.

Ma i sacerdoti scarseggiano. «Sono convinto – dice Ottani – che questo vada letto all’interno di un disegno che io riconosco provvidenziale. Il Signore, cioè, vuole farci riscoprire perché il mandato missionario non è affidato solo ai preti, ma a tutti i discepoli». Da qui l’idea di ‘mandare’ una coppia di persone comuni. Lo stesso arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, più volte ha sollecitato un maggiore protagonismo dei fedeli, stante il numero risicato di parroci. E Ottani segnala che «proprio il Vangelo parla non di due discepoli, ma di due che non hanno particolari titoli per essere considerati destinatari dell’incontro con il Risorto e diventare al loro volta messaggeri. Questo ci fa capire che davvero tutti i battezzati sono chiamati ad essere discepoli missionari».

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