Meteo Bologna, il gelo prima della tempesta

Aria siberiana fino a mercoledì. Scuole chiuse in Valsamoggia, Vergato e Castel d'Aiano

Neve a Bologna (FotoSchicchi)

Neve a Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 27 febbraio 2018 - Annunciato come non mai, il soffio siberiano è arrivato davvero, e ha coperto tutta la provincia con una cortina di gelo. Oggi e domani si replica con temperature polari, ma senza precipitazioni, e all’orizzonte si scorgono già altri fenomeni estremi che ci traghetteranno verso marzo. Andando con ordine, ieri mattina alle 8 alla stazione meteo dell’Arpae Bologna Urbana la colonnina di mercurio è scesa a -4,9°, alla Torre Asinelli -6,1° e a San Luca - 7,9°.

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Per tutta la giornata la temperatura è rimasta costantemente sotto zero e il vento gelido della steppa che sferza tutta la riviera e la pianura padana determina temperature percepite ancora inferiori, attorno ai -10°. La media climatica dell’ultima decade di febbraio a Bologna, per quanto riguarda le minime, è +1°: quindi, attualmente, ci sono circa 6° centigradi in meno dei valori attesi. E, nella giornata di oggi, la colonnina scenderà ulteriormente, di 1-2 gradi, senza mai riportarsi in territorio positivo. Nella serata di ieri è arrivata poi la decisione di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado nei territori di Castel D'Aiano,Vergato e Valsamoggia  per la giornata di martedì 27 febbraio.

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Nel territorio bolognese, il primato del freddo si registra ovviamente in Appennino. Ieri mattina alle 8 al Lago Scaffaiolo, a quasi 1800 metri di quota, gli strumenti dell’Arpae registravano -18,5° e a mezzogiorno la temperatura era risalita ad appena -17,8°. Praticamente Siberia. Alla stessa ora c’erano -11° a Madonna dei Fornelli e -9,7° a Monteacuto nelle Alpi.

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Per quanto estreme possano apparire queste temperature, non hanno ancora insidiato i record storici. La minima assoluta della terza decade di febbraio alla stazione di Bologna Borgo Panigale è stata registrata nel 1986, il 27 del mese, con -6,2°, ed oggi potrebbe capitolare. La minima assoluta del mese è però di 12,6°, raggiunta il 1° febbraio 1963, per non parlare del -18,8° toccato nella stessa stazione meteo il 20 gennaio 1966.

«Non sono previste precipitazioni significative fino a tutta la giornata di mercoledì – spiega Sandro Nanni, meteorologo dell’Arpae –, ma tra mercoledì sera e le prime ore di giovedì farà il suo ingresso una perturbazione da Ovest con condizioni di neve e temperature in ripresa».

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Sull’entità dei prossimi fenomeni in arrivo, però, i previsori non sono ancora in grado di sciogliere le riserve: fino a ieri i modelli mostravano nevicate abbondanti in montagna e collina, con accumuli tra 20 e 40 centimetri, ma anche in pianura, con 5-10 centimetri di coltre bianca. Lo scorrimento di aria più calda in quota sul cuscino gelido della pianura potrebbe però determinare anche esiti diversi, come la temutissima pioggia che gela, o gelicidio, che trasformerebbe strade e marciapiedi in piste di pattinaggio. Intanto, prosegue anche oggi nel nostro territorio l’allerta della protezione civile per temperature estreme e ghiaccio.

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