Meningite, sette mesi d'attesa per far vaccinare la bambina

L’odissea di un papà: "Linea sempre occupata, poi l’appuntamento a giugno". L’Ausl: "Ci stiamo attrezzando"

Nella foto d’archivio, una vaccinazione di una bimba

Nella foto d’archivio, una vaccinazione di una bimba

Bologna, 9 dicembre 2016 – Un mese fa ha deciso di proteggere la figlia di tre anni dal contagio nei confronti del meningococco B, ma non pensava certo di finire in un incubo. «Quando i casi di meningite in Toscana si susseguivano uno dopo l’altro – spiega Diego – ho pensato che era bene vaccinare mia figlia, che tra l’altro è già immunizzata per altri ceppi». E da allora è iniziata un’avventura che non si è ancora conclusa. «La pediatra mi ha indirizzato al poliambulatorio Saragozza, fornendomi il numero di telefono da chiamare per la prenotazione».

E qui sono iniziate le prime difficoltà. «Il numero è attivo solo per un’ora al giorno, dalle 12,30 alle 13,30, dal lunedì al giovedì. Per due settimane ho chiamato tutti i giorni: sempre occupato. Se telefono prima o dopo, è attiva una segreteria. Esasperato, vado di persona a via Sant’Isaia. Il medico preposto mi risponde che «non c’è alcuna emergenza», quindi neanche urgenza. Gli faccio notare che l’emergenza ci sarà quando sarà colpito dalla malattia uno dei bambini a cui il padre o la madre stanno inutilmente cercando di prenotare il vaccino. Il ministero promuove le vaccinazioni – conclude – ma poi ci sono mille ostacoli».

Nella sua odissea, papà Diego ha avuto un pizzico di fortuna mercoledì scorso. «Ormai ero scoraggiato, ma continuavo a telefonare e finalmente mi hanno risposto. Ma sa quando ho avuto l’appuntamento? Il 1° giugno, tra sei mesi. Sei mesi d’attesa – ripete – per una vaccinazione a pagamento. So da altri genitori che il ticket è di circa 90 euro per ogni dose. E mi sembra che serva anche un richiamo. Speriamo che il problema meningite qui non scoppi mai, altrimenti non so come potremmo fronteggiarlo».

Stessa impresa vissuta dal padre di un’altra bimba con il numero del poliambulatorio Carpaccio: «A novembre giorni di telefonate non andate a buon fine e finalmente, due settimane fa, ho avuto la prenotazione per la fine di gennaio». Mercoledì mattina, verso le 13, anche noi abbiamo fatto qualche prova digitando i due numeri: sempre occupati. Allora ci siamo rivolti all’Ausl.

«In seguito ai casi di meningite che si sono verificati ultimamente nel nostro Paese, anche a Bologna è stata registrata una sensibile impennata delle richieste di vaccinazione anti-meningococcica di tipo B – rispondono in via Castiglione –. L’incremento delle richieste ha saturato rapidamente il servizio telefonico di prenotazione. Per evitare disagi come quello segnalato, già dai prossimi giorni sarà ampliata la fascia oraria di prenotazione telefonica in tutte le pediatrie di comunità, a partire da Saragozza e Carpaccio, le due più in difficoltà a gestire le telefonate in questo momento. L’Azienda sta predisponendo, inoltre, la prenotazione di questa vaccinazione anche a Cup, in maniera da rendere disponibili altri canali di accesso». In città ci sono altri quattro numeri da chiamare per le prenotazioni, nelle Pediatrie di comunità: nelle Case della salute Chersich e Borgo Reno e nei poliambulatori Zanolini e Tiarini. Attualmente, nel calendario vaccinale della Regione, viene offerto il vaccino contro 4 ceppi di meningococco, A,C,W,Y , ai bimbi tra i 12 e i 13 mesi.

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