Bologna, il Comune sfratta l’Xm24. Loro: “Non ce ne andiamo”

Scaduta la convenzione per gli spazi di via Fioravanti al centro sociale. “Via entro il 30 giugno”

La municipale davanti all’Xm24 il giorno in cui Blu cancellò i suoi graffiti, a marzo scorso

La municipale davanti all’Xm24 il giorno in cui Blu cancellò i suoi graffiti, a marzo scorso

Bologna, 1 febbraio 2017 – Il Comune di Bologna sfratta l’Xm24: il centro sociale ha tempo fino al 30 giugno per lasciare l’ex mercato di via Fioravanti, in Bolognina. Il termine è messo nero su bianco in una lettera che il centro sociale annuncia di aver ricevuto ieri dall’amministrazione comunale. Dal canto loro, gli attivisti ribadiscono quanto già dichiarato nei mesi scorsi: «Noi da qui non ce ne andiamo», recita un post pubblicato sul sito web dell’Xm24, con il quale viene diffusa anche la lettera del Comune. La comunicazione, firmata dal settore Edilizia e Patrimonio, è stata indirizzata al Comitato per la promozione e la tutela delle esperienze sociali autogestite (cioè il soggetto collettivo che nel 2013 siglò la convenzione per l’uso dell’immobile, scaduta il 31 dicembre scorso). «Questo settore sta effettuando, su richiesta dell’amministrazione – si legge nella lettera – un’istruttoria tecnica finalizzata alla redazione di un progetto di riqualificazione del complesso di via Fioravanti 24, da destinare ad attività istituzionali». Gli uffici, ricordato che la convenzione è scaduta a fine 2016, affermano che «la disponibilità dell’immobile è necessaria per dare attuazione alle strategie dell’amministrazione: se ne rende pertanto necessaria la restituzione».

Di conseguenza, «sentita la direzione dell’area Cultura e Rapporti con l’Università- scrive il settore Patrimonio- vi comunichiamo che l’immobile dovrà essere reso nella disponibilità dell’amministrazione, libero da persone e cose, entro il 30 giugno 2017».

Invito che, a giudicare dal tono della risposta, l’Xm24 non sembra particolarmente disposto ad accogliere. Il centro sociale ha aperto una pagina web che si chiama ‘Da qui non ce ne andiamo’, sottolineato che il Comune si è fatto vivo «con dodici righe, neppure una per ciascun anno di autogestione», visto che l’Xm24 esiste da 15, il centro sociale parla di «teatrino politico» e accusa: «L’odore dei soldi degli Expo spinge forse ad allungare il passo? Più lungo della Gambarelli», cioè l’assessore comunale alla Cultura, che finora non si era sbilanciata sul futuro dell’Xm24. «Ribadiamo il valore dell’autogestione», scrivono gli attivisti, «curiosi di capire quali siano le ‘attivita’ istituzionali’ annunciate nella lettera che invita ad abbandonare l’immobile».

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