Bologna, il Museo Morandi resta al MAMbo / FOTO

Annuncio dell’assessore alla cultura Gambarelli. A Palazzo d’Accursio verrà aperta alle visite la Torre dell'Orologio

Una delle sale del MAMbo (Foto Schicchi)

Una delle sale del MAMbo (Foto Schicchi)

Bologna, 4 maggio 2017 - Le opere di Giorgio Morandi non torneranno a Palazzo d’Accursio: il museo resterà stabilmente al MAMbo. Lo ha annunciato oggi l’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Bruna Gambarelli, nel corso di una conferenza stampa.

L’allestimento all’ex Forno del pane sarà rivisitato, per “mettere in dialogo moderno e contemporaneo- spiega Gambarelli- e per valorizzare le opere di Morandi”, che sono al Mambo dal 2012 in seguito al terremoto. “È una decisione fondamentale - sottilinea Gambarelli- che condizionerà la cultura cittadina nei prossimi anni”.

Allo stesso tempo anche a Palazzo d’Accursio sara’ rivisto l’allestimento delle sale al secondo piano che ospitano le collezioni comunali d’arte. E sarà aperta la Torre dell’orologio alle visite turistiche.

Gambarelli sottolinea che la decisione di rendere stabile il Museo Morandi al Mambo "è in continuità" con l'indicazione del precedente cda dell'Istituzione musei del 2014 e con il parere dell'attuale consiglio d'amministrazione del 2 maggio scorso. Una soluzione, sottolinea tra l'altro il presidente dell'Istituzione, Roberto Grandi, caldeggiata anche da Carlo Zucchini, garante della donazione fatta negli anni '90 dalla sorella del pittore, e considerata legittima anche da due giuristi del calibro di Francesco Galgano (interpellato dal Comune nei primi anni 2000) e Luigi Balestra, che ha dato un parere positivo nel marzo scorso.

La decisione di collocare definitivamente il Museo Morandi a MAMbo rischia di finire in Tribunale. Elisabetta Brunelli, presidente di Ape-Confedilizia Bologna, annuncia infatti l'intenzione di fare causa al Comune. Secondo Brunelli, infatti, non riportando le opere del pittore a Palazzo D'Accursio non vengono rispettate le volontà di Maria Teresa Morandi, sorella del maestro, che dono' al Comune i dipinti.

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