“Così faremo un polo per le attività di archiviazione, ricerca e formazione”

Bologna, 23 settembre 2015 - Dopo il Mast Seràgnoli e l’Opificio Golinelli, un altro spazio industriale viene restituito alla città. «L’idea è venuta quando ho aderito a Fico. Un progetto di quella portata, mi sono detto, non può rimanere isolato».

Il cavaliere Alberto Masotti, già numero uno del Gruppo La Perla, racconta la genesi della sua Fashion Research Italy (in cui ha investito 15 milioni di euro), fondazione no profit dedicata al settore della moda che trasformerà l’attuale sede di via del Fonditore (già storica «casa» del marchio di intimo bolognese) in un polo di eccellenza dedicato ad attività di archiviazione, ricerca e formazione. Il progetto – lavori già partiti e conclusione prevista nella seconda parte del 2016 – è stato presentato oggi da Masotti nella sede di Unindustria insieme ai padroni di casa Alberto Vacchi e Tiziana Ferrari. «E’ da un po’ di tempo che a Bologna si avverte una certa vivacità e Fashion Resaerch Italy lo dimostra», sottolinea Vacchi. Una sfilata di iniziative in perfetto equilibrio tra passato e futuro, tradizione e innovazione, inaugurata dall’acquisizione del fondo Renzo Brandone – storico collaboratore del marchio Etro -: quarant’anni di moda italiana racchiusi in oltre 20mila disegni e più di 4mila libri che presto saranno a disposizione di professionisti e giovani talenti. E proprio a questi ultimi, la Fondazione dedica una particolare attenzione: «Grazie a una convenzione con l’Università di Bologna – spiega Masotti - organizzeremo, dal gennaio 2017, un master per formare 30 manager all’anno in grado di armonizzare nuove tecnologie, marketing e comunicazione digitale». La Fondazione, nel rinnovato spazio in zona Roveri, includerà anche la «Fashion Research Gallery», maxi area museale che ospiterà eventi «di portata nazionale e internazionale».