Roberto Donadoni
Bologna, 19 febbraio 2017 - Domenica speciale per il Bologna che oggi, nell'anticipo delle 12.30 in un Dall'Ara gremito da 28mila persone, incontra l'Inter dell'ex Stefano Pioli, una persona, ancora prima che un allenatore, che ha lasciato un segno positivo nei cuori dei tifosi, anche di quelli più critici. I rossoblù (e la loro gente) hanno voglia di rialzare la testa dopo troppe bastonate, per numero abnorme di gol al passivo e per ingiustizie arbitrali subite dal gruppo di Donadoni.
C’è la smania di dimostrare che questo Bologna, per quanto immaturo e incompleto, per quanto acerbo e a volte autolesionista, può meritarsi sul campo di stare dove era fino a qualche settimana fa, ovvero nel gruppo che puntava alla parte sinistra della graduatoria. Anche senza Destro, neanche convocato: oggi al suo posto giocherà Petkovic, ma dall’altra parte manca Icardi e almeno lì siamo pari.
Gli statistici sanno già che il momento della partita in cui attendersi i fuochi d’artificio sarà l’ultimo quarto d’ora, quello nel quale il Bologna subisce grandi rovesci e l’Inter realizza imprese. I rossoblù finora hanno preso 14 reti nell’ultimo quarto d’ora delle partite più recupero, realizzandone soltanto 2. I nerazzurri hanno messo a segno 12 reti nei finali, incassandone solo 4. Troppe, da una parte e dall’altra, per pensare che avvenga per caso.
LA FORMAZIONE UFFICIALE Bologna (4-3-3): Da Costa; Mbaye, Torosidis, Oikonomou, Masina; Dzemaili, Pulgar, Nagy; Verdi, Petkovic, Krejci. A disposizione: Mirante, Sarr, Krafth, Viviani, Taider, Brignani, Di Francesco, Donsah, Helander, Sadiq, Rizzo, Silvestro. All. Donadoni.
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